Indagata la fondazione Drogba: in beneficenza solo lo 0,8% dei ricavi
E' uno scandalo in piena regola quello che ha coinvolto negli ultimi giorni l'ex stella del Chelsea, Didier Drogba. Secondo il prestigioso tabloid britannico "Daily Mail", infatti, l'associazione che porta il nome del giocatore, costituita nel 2007 per aiutare alcune associazioni umanitarie, sarebbe colpevole di falsa beneficenza. Come riportato dal giornale inglese, la "Didier Drogba Foundation" avrebbe destinato solo lo 0,8% dei quasi due milioni di sterline incassati a enti e strutture bisognose. I giornalisti del "Daily Mail", inoltre, avrebbero scoperto che in Africa, dove la fondazione aveva fatto costruire un ospedale, mancano ancora medici e attrezzature per aiutare i malati. Non contenti, hanno anche scavato a fondo e fatto venire alla luce altri due dettagli di non poco conto: molti soldi sarebbero stati utilizzati per party di raccolta fondi e non vi sarebbe traccia di quelli ricavati dalle sponsorizzazioni di diverse grandi multinazionali.
La rabbia di Drogba
Dopo che l'Onu si è mostrata imbarazzata davanti allo scandalo che ha coinvolto il giocatore (ambasciatore dall'anno di nascita della fondazione) e che la "Charity Foundation" inglese ha dichiarato di voler indagare a fondo sulle notizie del tabloid, Didier Drogba ha replicato duramente tramite Twitter dove ha pubblicato una lunga risposta: "Ho inviato al Daily Mail diverse pagine di documenti, dove ho spiegato loro che le loro accuse sono diffamatorie e scorrette – ha fatto sapere l'attaccante – Loro hanno però ignorato i miei documenti e adesso avvierò un procedimento legale nei loro confronti. Hanno scritto menzogne e così facendo stanno cercando di fermare lo sviluppo in Africa – ha continuato Drogba – Il mio impegno non sarà sporcato da nessuna frode, corruzione, mancanza di gestione o accuse false".
