Incidenti Italia-Serbia, televisione serba: Vergogna per il nostro paese
Indignazione anche sui balcani per gli scontri avvenuti in Italia-Serbia.
La televisione serba RTS ha voluto condannare gli incresciosi episodi di violenza, a cui ha assistito l'impotente pubblico del Luigi Ferraris, con il telecronista addetto al commento del match decisamente contrariato: «È una vergogna per la Serbia, è una vergogna per il nostro calcio». Il cronista serbo ha voluto aggiungere che, probabilmente, la causa che avrebbe scatenato simile putiferio va ricercata negli scontri di domenica scorsa a Belgrado, quando gli estremisti di destra hanno cercato di bloccare il regolare svolgimento del gay pride, con la polizia serba che è intervenuta al fine di sedare la situazione. In visione di tale circostanza, in occasione di Italia-Serbia, gli ultras serbi avrebbero premeditato gli scontri al Marassi, provocando, di conseguenza, la sospensione del match.
Dalla Serbia, inoltre, arrivano ulteriori voci riguardante il gesto della bandiera albanese: la bandiera sarebbe stata incendiata urlando lo slogan "uccidiamo i kosovari", in riferimento alla famosa contesa, tra serbi e kosovari, del territorio kosovaro, dichiarato indipendente nel 17 febbraio del 2008. Inoltre, il portiere della nazionale Stojkovic sarebbe stato aggredito non tanto per la papera contro l'Estonia, ma per il suo passaggio dalla Stella Rossa al Partizan Belgrado.
Giuseppe Senese