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Inchiesta calcio scommesse, Cristiano Doni respinge le accuse

Il calciatore dell’Atalanta afferma di aver sempre rispettato le regole e di essere estraneo ai fatti.
A cura di Redazione Sport
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Inchiesta calcio scommesse, Cristiano Doni

L’ultimo scandalo che ha coinvolto il calcio italiano è quello legato alle scommesse finalizzate alla truffa e alla frode sportiva. L’inchiesta svolta dalla procura di Cremona vede anche Cristiano Doni indagato, capitano nonché uomo simbolo dell’Atalanta neo promossa in Serie A ed accusato di aver manovrato alcune partite della compagine nerazzurra. Il trequartista della formazione orobica ha rilasciato un breve comunicato all’ANSA in merito al suo presunto coinvolgimento in questo nuovo terremoto sportivo, che recita le seguenti parole: “Alla luce delle notizie di stampa relative ad un suo coinvolgimento nelle indagini di Cremona – si legge nella nota – Cristiano Doni, nella certezza di aver sempre agito nel rispetto delle regole, ripone la massima fiducia negli organi di giustizia ordinaria e sportiva che è certo appureranno la sua assoluta estraneità a ogni fatto in contestazione”.

Intanto anche l’allenatore dell’Atalanta, Stefano Colantuono, ha voluto difendere il suo capitano: “E' tutta una comica. Rivedete le gare in questione e ve ne accorgerete da soli. La nostra promozione –aggiunge il tecnico – è meritata e legittima. Mi sembra totalmente assurdo il coinvolgimento di Doni".

Tuttavia il calciatore nerazzurro non è nuovo ad una vicenda simile. Anche nella stagione 2000-01, infatti, fu accusato di aver ‘pilotato’ il risultato di Atalanta-Pistoiese di Coppa Italia. Successivamente, però, fu scagionato da ogni accusa e l’anno dopo prese parte alla spedizione mondiale in Giappone e in Corea del Sud della Nazionale allora guidata da Giovanni Trapattoni.

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