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In Spagna arriva la norma ‘anti-caldo’: nessuna partita ufficiale prima delle 19.30

La Federcalcio spagnola ha stabilito che, tra il 20 maggio e il 15 settembre, nessuna partita di rilevanza nazionale potrà essere disputata prima delle ore 19.30. Lo scopo è evitare sia che calciatori e tifosi possano incorrere in problemi fisici legati alle alte temperature, sia gli eventuali condizionamenti nello sviluppo del match dovuti proprio al troppo caldo.
A cura di Michele Mazzeo
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La Spagna corre ai ripari in vista del torrido caldo. Nelle giornate più calde infatti calciatori e tifosi saranno tutelati da una norma contro il caldo, una vera e propria fascia oraria protetta per evitare problemi legati alle alte temperature.

La norma ‘anticaldo’ della Federcalcio spagnola

La Federcalcio (RFEF), infatti, ha stabilito che, nel periodo compreso fra il 20 maggio e il 15 settembre, nessuna partita di rilevanza nazionale potrà essere disputata prima delle ore 19.30. Lo scopo è quello di evitare sia che i calciatori possano incorrere in problemi fisici legati alle alte temperature, che ad eventuali condizionamenti del match dovuti al troppo caldo che inciderebbe inevitabilmente sul gioco delle squadre in campo e quindi sullo spettacolo.

Nel corso dell'attuale stagione, questa nuova norma riguarderà soltanto l'ultima giornata della Liga (anche se si giocherà domenica 19 le partite fissate inizialmente alle 16 verranno posticipate), dalla stagione 2019/2020 interesserà anche le prime sfide di campionato. In quel lasso di tempo, addio dunque alle classiche fasce orarie utilizzate abitualmente in Liga delle 12, 13, 16.15 e 18.30.

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  • Di seguito le dieci gare della 38a giornata Liga che chiuderà il torneo iberico che saranno interessate dalla nuova norma “anticaldo”: Valladolid-Valencia, Eibar-Barcellona, Levante-Atletico Madrid, Alaves-Girona, Huesca-Leganes, Getafe-Villareal, Real Madrid-Betis, Siviglia-Atletich Bilbao, Espanyol-Real Sociedad, Celta Vigo-Rayo Vallecano.

In Italia: “cooling break” e buon senso

In Italia al momento non esiste una vera e propria norma riguardo agli orari delle partite ufficiali nel periodo più caldo dell’anno, ma per evitare conseguenze fisiche sui calciatori dalla stagione 2017/2018 in Serie A, oltre al buon senso nello stilare il programma, è stata anche inserita la regola del cosiddetto “cooling break”.

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Nel documento inviato agli arbitri e alle società “Norme generali relative alle competizioni ufficiali” si legge infatti: «La previsione della possibilità di interrompere la gara per consentire ai calciatori delle due squadre di reidratarsi (cooling break) viene definita gara per gara, d’intesa tra arbitro e squadre, e implementata a seconda delle condizioni climatiche del luogo di svolgimento della partita. Può essere consentito un break per ogni tempo di gioco se, 90 minuti prima del calcio d’inizio, la temperatura supera i 32 gradi centigradi».

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