In Francia tra i giocatori più ‘traditori’ c’è posto anche per Matri

Che i francesi ce l'abbiano con noi italiani è un luogo comune, ma spesso è vero e il complesso d'inferiorità nei nostri confronti si manifesta spesso e volentieri non appena c'è occasione. Come nel caso di una semplice classifica tra i calciatori più ‘mercenari' che hanno cambiato divise e colori più di altri: nella graduatoria redatta da "France Football" infatti c'è spazio anche per Alessandro Matri, inserito tra i meno ‘affidabili' in circolazione.
In testa alla curiosa graduatoria c'è un brasiliano: l'attaccante della Seleçao Diego Tardelli. Il Re dei mercenari, incapace di gestire la propria carriera in seno ad un solo club. Ma cambiandone spesso e differenti come ironizza France Football: "un curriculum vitae che farebbe impallidire un Francesco Totti o un Paolo Maldini". Ecco il cammino professionale del brasiliano Tardelli: L'attaccante ha detto sì nel 2011 ai rubli dell'Anzhi, ma dopo sole 14 partite si è trasferito nell'Al-Gharafa, in Qatar. Altro giro altro cambio: nel febbraio 2013 torna in patria, all'Atletico Mineiro, poi si imbarca nuovamente e prende un biglietto destinazione Cina, Shandong Luneng, dove gioca attualmente.
Ma se Tardelli non ha eguali, ci sono molti altri giocatori giramondo impenitenti. Come Samuel Eto'o, secondo in classifica, altro giocatore abituato ai cambi di residenza: dopo Barcellona e Inter, il camerunese è volato in Russia, all'Anzhi, quindi Chelsea, Everton, Sampdoria e, da ultimo, Antalyaspor in Turchia. Terzo il senegalese Demba Ba, in giro tra Inghilterra e l'Est: West Ham, Newcastle, Chelsea, Besiktas e Shanghai Shenhua. Quarto ecco il nigeriano Moussa Maazou: Cska Mosca, Bordeaux, Monaco, Zulte Waregem, Mans, Etoile du Sahel, Vitoria Guimaraes, Maritimo Funchal e Changchun Yatai.
Ed ecco Alessandro Matri, quinto. Proprio nel 2011, durante il mercato invernale, il centravanti di Sant'Angelo Lodigiano è passato dal Cagliari alla Juventus. Con i bianconeri rimane fino al 2013, prima di essere ceduto al Milan. Alla delusione nella prima parte di stagione fa seguito il prestito alla Fiorentina, mentre l'anno successivo veste prima la maglia del Genoa, poi nuovamente quella bianconera e adesso il ritorno al Milan. Nel quale non resterà ancora a lungo.