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In Brasile i sogni di gloria della Grecia passano per i gol di Mitroglou

Al Mondiale la stella degli ellenici è senza dubbio l’attaccante del Fulham che nelle ultime tre stagioni ha segnato 60 reti confermando medie altissime. La speranza è quella di rivivere la gloria di Euro2004.
A cura di Alessio Pediglieri
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La nazionale greca torna alla fase a gironi dei Mondiali di calcio per la terza volta nella sua storia, la seconda consecutiva confermando quanto di buono ci sia nel movimento ellenico di questi ultimi anni. Saranno pure passati i tempi di quell'Europeo di dieci anni fa quando contro ogni pronostico la Grecia riuscì a salire sul tetto più alto del torneo continentale per Nazioni ma sono pure alle spalle i ricordi di tornei mai iniziati o abbandonati in malo modo. In Sudafrica nel 2010 ad esempio, la Nazionale greca dell’allora CT Rehhagel si arrese con onore ad Argentina e Corea del Sud, uscendo però anzitempo. In Brasile, invece, i 23 al servizio del Ct Fernando Santos dovranno dare battaglia a Colombia, Costa d’Avorio e Giappone in un girone che non la vede ancora una volta favorita per il passaggio agli ottavi di finale.

Passaggio per Rio – Il cammino della Grecia per arrivare a Rio 2014 è stato lungo e sfortunato in un girone molto abbordabile dove gli unici pericoli erano la Bosnia e la Slovacchia. La nazionale greca ha però concluso il girone con gli stessi punti della Bosnia ma è stata costretta a giocare gli spareggi contro la Romania. Nel doppio incontro di qualificazione la Grecia batte gli avversari romeni in casa per 3-1 poi pareggia al ritorno per 1-1, confermando di meritarsi sul campo di entrare di diritto nelle trentadue squadre del Mondiale 2014.

Aggrappati al sogno di Euro2004 – La storia della Grecia ai Mondiali e più in generale in campo internazionale è sempre stata modesta, se non fosse per gli storici Europei vinti nel 2004. In quell'anno la Grecia riuscì a sconvolgere tutti vincendo l’Europeo rovesciando ogni pronostico con una squadra meno forte qualitativamente rispetto a quelle che concorrevano per il titolo. La nazionale greca riuscì a portare a casa l’unico trofeo della sua storia, unico acuto in una tradizione di fallimenti. Oggi la Grecia figura fra le prime dieci nel ranking mondiale Fifa, sopra Inghilterra, Russia o Belgio, altro segno del suo fattore imprevedibile in campo internazionale.

Tra i reduci dell'Europeo e le nuove leve –  reduci dell’impresa dell’Europeo 2004 ci sono ancora e si tratta di Karagounis e di Katsouranis. Già dieci anni fa questi due erano dei pilastri della propria nazionale, infatti insieme a Giannakopoulos formavano il tridente che giocava dietro alla punta Charisteas. Quest’anno sicuramente sarà presente nella squadra titolare l'ex Inter Karagounis, sempre al solito posto nel solito modulo, invece sarà rimpiazzato dai nuovi emergenti Katsouranis che siederà in panchina. Adesso i nuovi talenti della Grecia sono Kone, centrocampista del Bologna, Mitroglou, ex attaccante dell’Olympiakos adesso in forza al Fulham, Fetfatzidis, attaccante del Genoa che quest’anno ha messo in mostra la sua classe, e Christodoulopoulos, anche lui gioca nel Bologna ed è reduce da un’ottima stagione.

La stella, bomber Mitroglou – Kostas Mitroglou è indubbiamente la  stella della squadra. Dopo la mega offerta del Fulham di 15 milioni che ha battuto la concorrenza italiana e grazie ai ritmi elevatissimi con cui sfornava gol, è senza dubbio lui il giocatore più conosciuto della rosa e l'uomo da tenere sotto particolare osservazione. L’infortunio di fine 2013 lo aveva messo in difficoltà eppure Fernando Santos non se l'è sentita di partire per il Brasile senza la sua punta più prolifica. Mitrogol ha mille motivi per disputare un grande mondiale: far sbarcare la Grecia agli ottavi per la prima volta, dimostrare che nonostante lo stop non ha perso il fiuto e di conseguenza attirare su di sé gli appetiti delle grandi d’Europa. Da tre stagioni Mitroglou ha un rendimento più che eccellente: nell'ultimo anno ha segnato 19 gol in 24 presenze in Premier, nel 2013-14 toccò quota 20 in 41 gare e l'anno precedente 19 reti in 39 caps.

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