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Immobile: “Borussia grande club. Io come Schillaci? Magari”

Il centravanti in comproprietà tra Torino e Juventus dal ritiro di Coverciano si dice pronto a dire sì al club tedesco.
A cura di Marco Beltrami
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Il Borussia Dortmund chiama, Ciro Immobile è pronto a rispondere “presente”. Il bomber in comproprietà tra Juventus e Torino, reduce da una strepitosa stagione con 22 reti che gli hanno permesso di laurearsi capocannoniere della Serie A, è uno dei pezzi pregiati del mercato italiano. La società giallonera si è già mossa per lui con un vero e proprio blitz che ha portato i suoi frutti, ovvero la disponibilità della Juventus e quella del bomber al trasferimento in Germania. Il centravanti campano dal ritiro della Nazionale azzurra, con cui spera di partecipare ai prossimi Mondiali, ha dimostrato di esser pronto ad accettare la proposta del Dortmund: “Il mio procuratore sta lavorando. Dopo una stagione fatta così bene, è normale che un calciatore ambizioso come me voglia puntare sempre al massimo. Il Borussia è una squadra importantissima e per me giocare la Champions il prossimo anno sarebbe fondamentale per la crescita professionale. Ogni calciatore e ambizioso, ha bisogno di fare nuove esperienze: la mia è quella di fare la Champions”.

Immobile vuol crescere ancora. Un’occasione unica per un giocatore che dopo aver stregato tutti con la maglia del Pescara in B, si è ripetuto con i granata. 22 gol senza rigori sono un biglietto da visita importante per un giocatore pronto ad ulteriore salto in avanti a livello professionale: “Mi è dispiaciuto tanto non essere a Firenze. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto, per me è stata una rivincita dopo l’anno scorso. Ventura mi ha aiutato a fare questo passo in avanti, dopo il capocannoniere della serie B quello della serie A. Anche mio padre mi dice che quello di serie B conta poco”.

Adesso il sogno nel cassetto si chiama Mondiale in Brasile, per lui che è nato nel '90 – nell'anno delle notti magiche con gli occhi di Schillaci spalancati sull'Italia – è quasi un segno del destino: "Io come lui? E' un paragone che non mi mette ansia, anzi mi fa solo piacere, si parla di un attaccante che ha fatto la storia del calcio italiano anche se a me piace molto pure Cavani".

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