Immobile croce della Lazio, il Torino trascinato da Rincon
Nel posticipo della 16a giornata il Torino espugna l’Olimpico battendo per 3-1 la Lazio in una gara condizionata dall’espulsione (sancita dal Var) di Ciro Immobile prima della fine del primo tempo. Per i granata decisive le reti di Berenguer, Rincon e Simone Edera, inutile invece la pregevole rete dello spagnolo Luis Alberto per i biancocelesti. Andiamo a vedere dunque nel dettaglio quali sono stati i migliori e i peggiori calciatori della sfida molto movimentata dell’Olimpico tra la Lazio di Simone Inzaghi e il Torino di Sinisa Mihajlovic.
Top, chi può sorridere e perché
Rincon di lotta e di governo
Spostato nel ruolo di mezzala destra Tomas Rincon all’Olimpico è stato autore di una buona partita. Oltre alla solita grinta e al solo lavoro di copertura risulta infatti essere anche uno dei più pericolosi in zona offensiva andando più volte alla conclusione verso la porta difesa di Strakosha non disdegnando di mettere in mostra una discreta tecnica. Difetta di precisione, ma questo glielo si può perdonare. Il gol però arriva nel secondo tempo mettendo in mostra tutto il proprio repertorio: recupero palla, dribbling e conclusione a giro perfetta che batte l’estremo difensore laziale.
Luis Alberto: luce biancoceleste
Ogni volta che Luis Alberto prende il pallone la Lazio crea qualcosa di pericoloso. È la qualità dello spagnolo infatti l’arma in più della squadra biancoceleste. Sono le sue giocate e le sue precise verticalizzazioni a mettere i compagni in condizione di battere a rete. Su calcio piazzato va anche vicino alla soddisfazione personale ma Sirigu gli dice di no, si rifa con una grande azione personale conclusa con un tocco sotto pregevole con cui dimezza lo svantaggio della Lazio.
Berenguer non sbaglia
La vera sorpresa nelle scelte di Sinisa Mihajlovic è l’inserimento nel tridente offensivo dello spagnolo Alex Berenguer. Il giovane ex Osasuna fino a questo momento non aveva trovato molto spazio tra i titolari, ma non spreca la possibilità offertagli dall’allenatore serbo. Anzi, l’esterno arrivato in estate ricambia la fiducia del suo tecnico realizzando l’importantissimo gol che sblocca la gara frutto di una grande e caparbia azione personale e offrendo una buona prestazione soprattutto nel secondo tempo.
Flop, cosa dimenticare e in fretta
Immobile: profondo rosso
Continua a non essere il solito Ciro Immobile. Sue le occasioni più clamorose per la Lazio nel primo tempo ma l’attaccante della Nazionale non è il bomber implacabile della prima parte di stagione e sbaglia clamorosamente. Sulla prima perde troppo tempo nel sistemarsi il pallone favorendo il recupero provvidenziale di N’Koulou, nella seconda spreca un assist magnifico di Milinkovic-Savic calciando sul palo esterno. A peggiorare la situazione il fatto che dopo un rigore dubbio non concesso (braccio largo in area di Iago Falque) il centravanti campano è stato protagonista di un tentativo di testata su Burdisso non visto da Giacomelli ma non sfuggito al Var che gli costa l’espulsione diretta prima dell’intervallo per concludere una gara da dimenticare.
Chance sprecata per Valdifiori
Per la sfida dell’Olimpico Sinisa Mihajlovic ha deciso di affidare le chiavi della manovra granata al fin qui poco utilizzato Mirko Valdifiori (3° gara da titolare in stagione). L’ex Napoli però non riesce quasi mai a prendere in mano il centrocampo del Torino facendosi anche travolgere dalla maggiore fisicità dei dirimpettai in maglia biancoceleste. Chance sprecata per lui.
Radu: quanta sofferenza!
Brutta gara per il centrale difensivo della Lazio Stefan Radu. Se nel primo tempo il difensore rumeno pur sembrando spesso in difficoltà riesce comunque a cavarsela con l’esperienza, nella ripresa con la Lazio in 10 la situazione si complica e la sua prestazione peggiora. Soffre molto l’uno contro uno degli attaccanti del Torino e si innervosisce. Non è un caso che sia il gol di Rincon che quello di Simone Edera arrivino dalla sua zona di campo.