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Il triste declino di Joe Hart, da titolare di Manchester City a Inghilterra alla Serie B

Joe Hart, che ha disputato 350 partite con il Manchester City e vestito per 75 volte la maglia dell’Inghilterra, è diventato una riserva al Burnley che lascerà nel mercato di gennaio. Hart ha ricevuto una sola offerta: dal Preston North End, una gloriosa squadra, che è 17esima in Championship, la Serie B inglese.
A cura di Alessio Morra
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Joe Hart non trova pace. L’ex numero uno di Torino e Manchester City nell’arco di due anni ha perso tutto e adesso si ritrova riserva, di lusso, nel Burnley e con una sola offerta nel mercato di gennaio. Hart è un obiettivo di mercato solo del Preston North End, una squadra gloriosa che milita in Championship, la seconda serie inglese.

Il declino di Joe Hart

Fino al 2016, al netto di qualche papera di troppo, la carriera di Hart è stata più che buona. Titolare inamovibile del Manchester City e della nazionale inglese, meglio era difficile, Hart viene destituito con l’arrivo di Guardiola. Il titolare diventa il cileno Bravo, il numero uno inglese firma per il Torino, in Serie A disputa una stagione discreta, ma non viene riconfermato e finisce in prestito al West Ham, con cui cerca di mantenere il posto in nazionale. Ma le cose non vanno come sperato. Hart diventa una riserva degli ‘Hammers’ e dice addio pure ai Mondiali del 2018. Il City lo libera l’estate scorsa e il trentunenne portiere si accasa al Burnley, che aveva fuori causa i portieri Heaton e Pope, adesso sono rientrati entrambi e Hart è diventato una riserva.

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Joe Hart nel mirino del Preston North End

Quasi 350 partite con il Manchester City, cinque trofei vinti, 75 presenze con l’Inghilterra, un curriculum di tutto rispetto per Hart che però a trentun anni si ritrova riserva di una squadra che lotta per non retrocedere e ha chiesto di essere ceduto. Il suo futuro potrebbe essere al Preston, che ha una storia gloriosa ma che i suoi titoli li ha vinto alla fine del 1800, e che occupa la 17esima posizione nella seconda serie inglese. Chissà che prima della fine del mercato non arrivi una proposta più intrigante a Hart, magari da una squadra di Premier League o magari dall’Italia, che potrebbe essere ancora nel suo destino.

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