Il selfie coi tifosi dopo un gol? Per i tedeschi può diventare ‘fuorilegge’
Quando Totti corse sotto la Curva dopo aver castigato la Lazio e scattò quel selfie che lo immortalava con la Sud alle spalle alimentò il mito di calciatore/bandiera. Il capitano che festeggia con il suo popolo, per il suo popolo, tra il suo popolo la vittoria nel derby: un'immagine che resterà nella storia del calcio, nell'album dei ricordi più belli del campione e dell'uomo che ha detto no al richiamo dei soldi e della notorietà per indossare quella maglia che da bambino ha sempre sognato. Polemiche ce ne furono ma vennero sommerse dagli sfotto' e dai ‘meme' che invasero la Rete.

In Germania, invece, la pensano diversamente e si chiedono se quell'esultanza ‘gemella' di Douglas Costa del Bayern Monaco possa considerarsi legittima in termini di regolamento e se, forse, non è giunto il momento d'imporre dei limiti ad atteggiamenti del genere. Cosa ha fatto il calciatore dei bavaresi? A differenza dell'episodio che ha visto protagonista il capitano della Roma (semplice autoscatto corredato da null'altro che non fosse un sorriso), l'ex giocatore dello Shakhtar Donetsk – in base a quanto raccontato dai media tedeschi – avrebbe avuto un atteggiamento antisportivo e provocatorio, quasi a irridere gli avversari (il Borussia Mönchengladbach battuto 2-0 all'Allianz Arena).
A intervenire sulla questione è stato lo stesso direttore di gara, Jochen Drees, che al quotidiano ‘Bild' ha spiegato come al riguardo nel regolamento non vi siano norme specifiche. "Nulla vieta a un calciatore di scattare un selfie. Noi arbitri possiamo solo valutare ed eventualmente punire gesti provocatori oppure il calciatore che scavalca una recinzione". In Bundesliga, però, potrebbero esserci presto delle novità. "E' possibile che nei prossimi giorni gli arbitri tedeschi ricevano istruzioni molto più chiare su come comportarsi in futuro in casi come quelli di Douglas Costa", ha aggiunto l'arbitro.