Il ritorno di Jovetic: assist, qualità e gol. E l’Inter festeggia
Prima della partita contro l'Atalanta lo aveva detto: "Per vincere lo scudetto a quest'Inter servono altri rinforzi". E lo ha ribadito a fine gara. E sempre prima della gara contro i bergamaschi doveva stare in panchina, per scelta tecnica di Roberto Mancini. E invece Stevan Jovetic è entrato a gara iniziata, per sostituire l'infortunato Icardi e si è presentato ai suoi nuovi tifosi con una gara maiuscola coronata dalla magia decisiva al 93′ con il gol che ha consegnato i 3 punti all'Inter. E trasformato le parole in una semplice dichiarazione di circostanza.
Protagonista per caso – Tra i tanti che hanno fallito l'appuntamento con il debutto in serie A, non c'è di certo l'ex City e Fiorentina che ha sbaragliato anche gli ultimi detrattori giocando un match da assoluto protagonista. Assist, qualità e quantità ma soprattutto il gol decisivo con una magia alla Del Piero al 93′, regalando i primi pesantissimi tre punti alla banda Mancini.
Con la valigia in mano – Lui, scartato dalla Viola davanti ai soldi presentati dal Manchester City. Lo stesso trequartista che in Inghilterra non si è mai ritrovato, anelando spesso di ritornare in Italia. Sogno tramutato in realtà per volontà di Roberto Mancini che gli ha (ri)aperto le porte della Serie A con i colori nerazzurri. Molti i dubbi sulla sua tenuta fisica, altrettanti per la disposizione tattica in campo. Ma la prima è andata bene, anzi benissimo con San Siro che lo ha applaudito e osannato come il nuovo Messia.
Sogno o realtà – Presto per dire che Jovetic è un giocatore rinato. L'Atalanta ha dovuto giocare il secondo tempo in dieci, con un organico decisamente inferiore rispetto ai nerazzurri. E' vero, il montenegrino ha preso in mano la squadra e ha deliziato con passaggi illuminanti i compagni e provando la via del gol personale in più di una occasione, ma solamente il tempo dirà se è finalmente riuscito a fare il grande passo diventando un leader reale.
Dichiarazioni da campione – Intanto lui studia da grande, e lo fa anche nelle dichiarazioni di fine partita senza esaltarsi né esaltare un ambiente che da (troppo) tempo non godeva di un inizio così positivo: "Sono molto felice, è stata una partita dura contro un avversario che si difende bene. Ma noi abbiamo attaccato per tutta la gara e il gol doveva arrivare. Era importante partire bene oggi anche per conoscerci meglio perché siamo in tanti nuovi. La prossima sarà dura fuori casa, poi ci sarà la sosta e speriamo di riprendere bene. Lo scudetto? Troppo presto per parlarne. Abbiamo una buona squadra e andiamo passo per passo. Ci sono altre candidate per il titolo"