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Il ritorno di Dybala, dalle tre panchine ai due gol di Verona

La Joya è tornata ad essere tale con i due gol decisivi nel successo di Verona. La cura Allegri ha funzionato: bastone e pungo di ferro, contro facili entusiasmi e musi lunghi. Adesso toccherà a Paulo trovare quell’equilibrio che fino ad oggi gli è mancato. Altrimenti la panchina è là, pronta.
A cura di Alessio Pediglieri
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Max Allegri aveva ragione. Come sempre. Il tecnico della Juventus ha gestito l'affare Dybala al meglio e la partita di Verona è stata l'ennesima conferma che l'allenatore ha sempre optato per la scelta giusta, sia per sé, sia per la Juventus, sia per il giocatore. Alla fine, la Joya è tornata a sorridere, a segnare, a far vincere con serenità una Juventus che può brindare ad un 2017 positivo e a un 2018 ricco di immutate speranze. I due gol di Verona hanno ridato a Dybala il posto che merita: da protagonista in bianconero. Adesso spetterà solamente a lui permettere che questo nuovo momento positivo duri il più a lungo possibile.

Tre panchine consecutive, le solite critiche e qualche muso lungo. Allegri non ha avuto timori, ha continuato a guardare dritto davanti a sè con in mente solamente un obiettivo, il bene della Juventus. Che è passata anche attraverso i gol di Dybala a Verona, dove la Joya ha dato tre punti pesantissimi con una doppietta in 10 minuti nella ripresa. Segnale chiaro che l'argentino è stato rigenerato dal riposo forzato preteso dal tecnico.

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Allegri lo aveva detto: "Ho visto Dybala allenarsi bene durante la settimana, potrà partire titolare, non ci sono problemi". E con la Joya in campo, la Juventus non ha faticato più di tanto: il Napoli è sempre lì ad una manciata di punti ma la novità importante è che le altre sono più lontane: la Roma che è stata costretta al pareggio interno col Sassuolo e l'Inter, terza, frenata a San Siro dalla Lazio.

Una corsa a due con il Napoli capolista e campione d'Inverno. Allegri però sa di avere nella propria faretra una freccia avvelenata che potrebbe diventare decisiva: Paulo Dybala. Perché se è vero che la Juventus di Max è una squadra anche senza la Joya è pur reale accettare il fatto che con il miglior argentino in campo, tutto diventa molto più semplice.

Nel girone di ritorno, quando si faranno decisive anche sfide in Champions League e in Coppa Italia non si potrà più sbagliare, la Juventus avrà bisogno del migliore Dybala, un giocatore in grado ancora una volta di fare la differenza. L'obbligo del giovane talento argentino sarà quello di trovare l'equilibrio che fino ad oggi gli è mancato nei momenti più difficili, il dovere di Allegri quello di preservarlo da facili entusiasmi e di farlo maturare il prima possibile. Anche con nuove panchine.

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