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Il Real prosegue il cammino Champions, Marcelo: “Non siamo mica il Barcellona”

La qualificazione contro la Juventus, arrivata in extremis dopo una infinita sofferenza è stata anche una vittoria a distanza sul Barcellona fresco eliminato dalla Roma. Per l’esterno brasiliano una vittoria nella vittoria: “Non potevamo fare quella fine. Il rigore? Il fallo è più che chiaro”
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta con eliminazione annessa del Barcellona aveva spaventato la Spagna intera. Come possibile che la piccola e deludente Italia, persino eliminata nella corsa di qualificazione Mondiale potesse osare tanto cancellando dalla massima competizione europea la squadra dove gioca Sua Maestà Messi? Un pensiero che si era evidentemente radicato anche nelle menti dei giocatori del Real Madrid che per 92 minuti hanno vissuto un incubo ad occhi aperti.

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Un gol di Mandzukic, il raddoppio, la traversa di Isco, il tris di Matuidi. Una qualificazione oramai in cassaforte riaperta in meno di un'ora, con la Juventus padrona e corsara in casa altrui, il Bernabeu roccaforte madridista. Ancora una volta, la piccola Italia del calcio che prende a schiaffi la grande Spagna. Fino al rigore di Ronaldo, che ha cambiato la storia e ribaltato gli equilibri.

E' bastato un fischio al 92′ oramai quando ci si stava preparando ai supplementari per cancellare tutto e trasformare il grande incubo nel più bel sogno: qualificarsi all'ultimo istante, dopo aver rischiato e sofferto per novanta minuti. Così, anche gli umori si sono capovolti, prima in campo e poi nel dopo gara: scherzi del dio del calcio che tutto può.

Dichiarazioni di rabbia, livore e rassegnazione da una parte, quella bianconera. Esultanza, felicità, parole di successo e trionfo dall'altra, quella madridista. Tra quest'ultimi anche Marcelo si è voluto distinguere tornando proprio al confronto a distanza con il Barcellona, in un derby infinito.

Vincere contro la Juventus, approdare in semifinale proprio il giorno dopo in cui il Barcellona veniva punito dalla Roma ed eliminato dalla competizione è stata una vittoria nella vittoria. Una sorta di rivincita contro la squadra che sta dominando la Liga in una spartizione equa della stagione: a voi il campionato a noi l'Europa.

Non potevamo fare la fine del Barcellona, noi siamo il Real Madrid. In nessun momento ci siamo rilassati o abbiamo sottovalutato l'avversario. Abbiamo affrontato una grande squadra ma noi siamo il Real e ci abbiamo creduto fino alla fine

Per l'esterno del Real Madrid non c'è solo la soddisfazione di una qualificazione raggiunta in extremis e la possibilità di procedere nel cammino che potrebbe portare alla terza Champions consecutiva, c'è anche la convinzione di essere riusciti nell'impresa senza demeritare nulla. Persino sul rigore e sulle polemiche successive, il discorso di Marcelo è chiaro

Il rigore credo sia chiaro, c'era il fallo di Benatia su Vazquez. Per passare il turno abbiamo dato tutto, alla fine si è visto il vero Real Madrid.

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