Il Psg su Donnarumma ma col Fair Play dei conti come fa?
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il Fair Play Finanziario. Il Paris Saint Germain pensa a Donnarumma per la sua porta, per quello che inevitabilmente sarebbe un altro affare di calciomercato super dopo i colpi Neymar e Mbappé. Prima però di poter acquistare, i transalpini dovranno fare i conti con il bilancio e con la necessità di ottenere dal calciomercato in uscita 80 milioni già nel prossimo gennaio.
Donnarumma nelle ultime notizie di calciomercato del Psg
Secondo quanto rivelato da Tuttomercatoweb, il Psg ha intenzione di fare il possibile per strappare al Milan il talentuoso classe 1998 che ha bruciato le tappe in rossonero e si candida a essere il prossimo numero uno della Nazionale per il dopo Buffon. La volontà dei Bleus è quella di effettuare un investimento importante anche per la porta per assicurarsi un estremo difensore capace di difendere i propri pali a lungo in futuro e aumentare la competitività di un gruppo cresciuta già in maniera esponenziale dopo gli innesti di Neymar e Mbappé.
Le cifre per l'acquisto di Donnarumma
Gigio ha rinnovato l'estate scorsa al termine di una trattativa fiume il suo contratto con il Milan. Accordo fino al 2021 per lui con un ingaggio da 6 milioni di euro a stagione. Nel vincolo inserita anche una clausola rescissoria tra i 75 e gli 80 milioni. Una somma importante, ma che non rappresenta certo un problema per il Paris Saint Germain.
Psg, per Donnarumma e per il Fair Play necessario cedere i big
Prima di piazzare l'offerta giusta sul mercato per Donnarumma però in casa Psg bisognerà far quadrare i conti. L'indagine sul pareggio di bilancio nell'ambito del Fair play finanziario spinge Al Khelaifi e i suoi collaboratori a cercare di incassare al più presto una cifra di 80 milioni, pena l'esclusione dalla Champions 2018/2018. A tal proposito bisognerà innanzitutto cedere diversi big, in primis Di Maria, Lucas e Pastore. Solo dopo queste operazioni in uscita si potrà parlare dell'ingaggio del portiere al quale bisognerà garantire un ingaggio superiore ai 6 milioni di euro, per strappare il suo sì alla luce della notevole concorrenza.