Il Psg pensa ai rinnovi per Ibrahimovic e Cavani: Cr7 più lontano
Le manovre di mercato sotto la Torre Eiffel stanno diventando sempre più frenetiche per anticipare i tempi e soffiare alla concorrenza eventuali occasioni importanti. O di rinnovo o di rivoluzione tecnica. Il nodo è proprio questo, il bivio di fronte al quale si ritrova il Paris Saint Germain: ridare fiducia (e contratti) a Ibrahimovic e Cavani o lasciarli andare e sfidare la sorte puntando tutto su Cristiano Ronaldo. A far sorridere la dirigenza francese è soprattutto un fatturato stellare che permetterebbe di investire anche la prossima estate senza cedere i pezzi pregiati.
L'eccezione è Ibrahimovic che avrebbe voglia di lasciare Parigi e la Francia per intraprendere nuove avventure. Come in Inghilterra dove il suo agente Mino Raiola avrebbe già tessuto ricami importanti che lo condurrebbero in Premier, l'ultimo dei grandi campionati che manca nel palmares dello svedese. L'idea del Psg sarebbe quella di trattenere ancora per una stagione Ibrahimovic, con un contratto annuale agli stessi emolumenti. Una proposta che il giocatore prenderà in considerazione solamente dopo i quarti di Champions League, ovviamente nella speranza di essere ancora decisivo e di poter stabilire le regole del gioco.
Insieme a Ibra c'è anche Cavani, il Matador che invece dovrebbe restare sotto la Torre Eiffel malgrado un mercato ricco. YTra cui spicca la Juventus che starebbe anche lavorando ad una proposta da presentare ai francesi. Alla presidenza Cavani piace e molto e quindi potrebbero essere rifiutate in estate anche offerte da 50 milioni di euro. E' vero, il Matador ciclicamente chiede di essere ceduto, ma il suo futuro al momento è ancora in Ligue1.
Diverso invece il discorso dei due attaccanti se il Psg decidesse però di rompere il vaso di Pandora e affrontare la trattativa per Cr7. Seriamente. Il portoghese farebbe partire entrambi i giocatori, perché malgrado un bacino di fatturato attorno ai 540 milioni di euro anche il Psg avrebbe necessità di liquidità per l'affare. Ma l'entusiasmo iniziale appare sopito: troppi i punti interrogativi e gli ostacoli sulla pista verso Cristiano Ronaldo che non ha mai fatto intendere nulla sul proprio futuro. Sarebbe un salto al buio, troppo per un club che vorrebbe costruire il proprio avvenire su solide basi.