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Il Psg degli “italiani” umilia il Chelsea in Champions e aumenta i nostri rimpianti (foto)

Sirigu, Thiago Silva, Maxwell, Thiago Motta, Verratti, Pastore, Cavani, Lavezzi, Ibrahimovic. Eccola l’armata “italiana” che sta facendo grande i parigini. Tutti talenti e campioni cresciuti nel nostro calcio e ‘scippati’ a suon di milioni dallo sceicco Mansour che ha reso i club più ricchi ma il nostro calcio più povero.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'impresa epica del Paris Saint Germain a Stamford Bridge dove ha conquistato una straordinaria qualificazione ai quarti di finale di Champions League ai danni del Chelsea di Mourinho resterà a lungo nei ricordi e nella storia del club transalpino. Ma porta con sè anche un pizzico d'Italia che ha reso grande la società francese oggi eroica a resistere in 10 contro 11 per quasi 100 minuti di gioco, rispondendo colpo su colpo ai gol dei Blues. Una prestazione sontuosa, con gli uomini di Blanc capaci di sovvertire statistiche e pronostici con cuore, grinta, una condizione fisica invidiabile e una ‘fame' che ha costretto alla resa un Chelsea nettamente inferiore. Un Psg da favola che rende anche merito al nostro movimento  – che è in attesa di gioire con la Juventus attesa a Dortmund per un return match da brividi dopo il 2-1 dell'andata – perché in questo Paris Saint Germain a conti fatti ci sono 9 undicesimi che parlano ‘italiano'. Un piccolo vanto ma anche un sempre più grande rimpianto di aver dovuto cedere talenti e campioni all'estero costretti a far cassa prima ancora di pensare a conquistare le ribalte internazionali.

Sirigu, Thiago SIlva, Maxwell, Thiago Motta, Verratti, Pastore, Cavani, Lavezzi, Ibrahimovic. Un'intera squadra costruita su un saccheggio del nostro calcio nel corso delle stagioni passate grazie ai milioni di Mansour, lo sceicco proprietario dei parigini che ha riempito le casse dei nostri club svuotandoci però di qualità e tecnica sopraffina. Come quella vista ad esempio da Marco Verratti che, finchè Blanc non l'ha tolto dal campo – stremato – è stato il migliore in assoluto in campo. Giocate da campione, una dedizione alla causa perfetta sacrificandosi in fase difensiva e costruendo le sortite d'attacco. Un giocatore completo sempre al centro della manovra e capace anche di compiere falli tattici quando servivano, rimediando un'ammonizione e non tirando mai indietro la gamba. L'ex Pescara è cresciuto esponenzialmente in questo biennio dimostrandosi un vero e proprio giocatore di livello internzionale.

Come Edinson Cavani, già a segno all'andata e capace di far reparto da solo – dopo l'espulsione di Ibrahimovic – colpendo un clamoroso palo e costruendosi azioni offensive con la forza fisica e la tecnica. Così come sontuoso è stato Thiago Silva, il centrale ex Milan che ha regalato di testa l storica qualificazione. Nel bene e nel male ha saputo decidere le sorti della gara, prima commettendo una ingenuità con il fallo di mano in area, poi trovando il gol decisivo di testa a 6 minuti dai calci di rigore. Inesauribile come il solito Maxwell perfetto nel suo lavoro di pendolino sulla fascia o Thiago Motta metronomo basso in soccorso di Verratti e primo baluardo davanti alla difesa, pronto a prendere e dare calcioni senza risparmiarsi mai. Perfetti anche gli ex rosanero Pastore e Sirigu con il trequartista che ha svolto generosamente il suo ruolo di trequartista sapendosi adattare una volta in svantaggio numerico e l'estremo difensore perfetto nel salvare il risultato in un paio di occasioni. E anche il ‘Pocho' Lavezzi utilizzato da Blanc nel finale per i tempi supplementari non ha sfigurato.

L'unica nota stonata di quest'Italia da rimpiangere è stato Zlatan Ibrahimovic che continua ala sua personalissima battaglia con la Champions League. L'ex Juve, Inter e Milan ha lasciato il campo al 31′ per un brutto intervento che gli è costato il rosso diretto e mettendo in difficoltà la propria squadra. Che però ha saputo essere grande anche senza il suo uomo più rappresentativo che adesso dovrà scontare la squalifica sperando nel proseguo del sogno europeo. Che non l'ha mai visto protagonista ma che con questo Psg potrebbe coronare anche lui l'ultimo tassello di una carriera favolosa: vincere la Champions League. E portarsi anche un piccolo pezzetto d'Italia con sè.

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