Il professor Mou e il giovane studente Klopp

Vigilia di fuoco – Chissà come avrà dormito stanotte Mourinho, dopo la pesante sconfitta del Barcellona in Germania? E chissà se sarà riuscito a chiedere occhio il suo avversario Klopp, a poche ore dalla serata più importante della sua giovane carriera? Di certo sono in molti a non aver passato una buona nottata, dopo aver assistito alla demolizione della navicella marziana blaugrana sotto i colpi dei panzer tedeschi. In casa Real Madrid, dopo aver festeggiato la caduta del nemico, si è accesa la spia della paura: timore che possa succedere la stessa cosa anche stasera al Westfalen Stadion, la casa dei gialloneri di Dortmund. I precedenti nel girone eliminatorio, la lezione di ieri sera dell'Allianz Arena (che in parte rende onore alla Juventus di Antonio Conte) e l'epilogo del quarto tra Borussia Dortmund e Malaga (gol qualificazione giallonero sul fil di sirena) sono un brutto presagio per i "galacticos" di Mourinho: la Champions League di quest'anno, infatti, parla sempre più tedesco e la sensazione è che Londra, il prossimo 25 maggio, possa essere invasa da migliaia di supporters teutonici. Il rumore dei nemici, per dirla alla Mou, è sempre più forte. L'avanzamento dei carri armati tedeschi, con il loro sferragliamento, non è proprio una dolce musica per l'ex (e prossimo?) allenatore dell'Inter che, come da copione, ha reagito ai dubbi della vigilia con il solito, strafottente, sarcasmo: "Da quando c'è stato il sorteggio, Klopp ha parlato tutti i giorni. Io non ho ancora detto niente sulla partita". Una dichiarazione che ha, inevitabilmente, acceso il confronto con il suo collega che, di rimando, ha ironicamente sentenziato: "Mourinho dice le stesse cose che diceva la mia professoressa, che parlo troppo".
Fattore Westfalen – Sembra evidente che, rispetto alla vigilia di Bayern Monaco-Barcellona, quì il clima sia decisamente più caldo. Mourinho e Klopp, oltre alla loro guerra fredda personale, stanno anche combattendo una loro battaglia privata con i "media": il buon Josè, da sempre rancoroso con i giornalisti, ha trovato il tempo di polemizzare su un'innocente domanda relativa allo schieramento in campo (o meno) di Iker Casillas (uno dei capi ribelli che tentarono il golpe, nei mesi scorsi, alla panchina del portoghese), Klopp ha invece dovuto far fronte alla "bufera" scoppiata intorno al club, dopo la notizia della cessione di Mario Goetze al Bayern Monaco: "Era meglio – ha dichiarato l'allenatore del Borussia Dortmund – che questa notizia uscisse a fine stagione". Idolatrati da Nuri Sahin, ex Real ora in forza al Borussia Dortmund ("Sono due allenatori fantastici") e spesso accomunati dalla critica, Mou e Klopp (comunque vada) sono destinati a movimentare la prossima estate. Sono, infatti, molti i club che hanno messo gli occhi, non sono sullo "Special One", ma anche sul suo "clone": un "copia e incolla" venuto talmente bene che, anche dialetticamente parlando, sembra non aver nulla da invidiare al suo collega più famoso. Jurgen Klopp ha, infatti, aggiunto nuove pagine "epiche" sul saggio (best seller) del suo dirimpettaio portoghese. Ha aggiornato, e reso ancor più attraente, quel "libro delle polemiche" scritto dal tecnico di Setubal. "Mi gioco il culo che chiameranno Guardiola", disse subito dopo che l'urna Champions aveva partorito Bayern-Barcellona. Una sparata che nel day after della mattanza dell'Allianz Arena suona stranamente veritiera e che, nei giorni scorsi, aveva innescato una polemica a distanza con Rummenigge che aveva risposto a tono: "Temo che il suo culo, prima o poi, atterrerà nel nostro museo". Qualcuno vuole ancora il derby tra Real e Barca in finale?
I tecnici più ricercati – Questa sera, finalmente, si scende in campo. La prima semifinale tra tedeschi e spagnoli va in scena realmente, dopo giorni di parole, tatticismi, polemiche e frecciate a distanza. Tra discussioni montate ad arte per far perdere la tranquillità all'avversario e viaggi studio per "capire" il modulo di gioco nemico ("Mourinho in visita a Fuerth, per spiarci? Tutto inutile" Klopp cit.), Borussia Dortmund-Real Madrid è stata fin troppo "gonfiata" da attese, proclami e sogni di vittoria. Finalmente si gioca ed è la quarta volta che i gialloneri ed i "blancos" si incrociano in Europa. Oltre alle due sfide recenti (2 a 1 in Germania nello scorso Ottobre e 2 a 2, pochi giorni dopo, in Spagna), ci sono anche i due precedenti nella semifinale del 1998 quando il Real di Heynckes, alla ricerca di una Coppa che mancava da ben trentadue anni, riuscì ad eliminare i detentori del trofeo vincendo 2-0 al Bernabeu il 1° aprile ’98 grazie alle reti di Morientes e Karembeu e resistendo 0-0 al vecchio Westfalenstadion. Real Madrid che poi, in quella edizione, riuscì a battere la Juventus in finale ad Amsterdam grazie a Pedrag Mijatovic. Il Bayern Monaco attende alla finestra. Al professor Mourinho ed al suo giovane allievo Klopp il compito di regalare agli appassionati, un'avversaria degna per la prossima finale di Maggio.