Il presidente Pallotta “disgustato” dalla Roma: squadra in ritiro punitivo a Trigoria
"Sono disgustato". Sono queste le parole che ha utilizzato James Pallotta per descrivere la clamorosa sconfitta a Bologna della sua squadra. Il presidente della Roma non ha preso bene la prova di De Rossi & co. e si è espresso con questo commento lapidario a romapress.us. La squadra ha deciso di tornare in pullman e non in treno per evitare contatti con i 2.500 tifosi arrivati al Renato Dall'Ara di Bologna perché al termine della gara sono arrivati cori pesanti e fischi da parte dei supporter verso i calciatori di Eusebio Di Francesco. La sconfitta di oggi ha messo in risalto tutti i difetti di questo avvio di stagione e non è il modo migliore per presentarsi alla settimana del derby contro la Lazio che segue l'impegno infrasettimanale contro il Frosinone. Intanto Sky Sport ha riportato che la società giallorossa ha deciso di punire i calciatori con un ritiro a Trigoria per preparare meglio le due gare in quattro giorni.
La situazione e i precedenti
La sconfitta per 2-0 a Bologna è più di un campanello d'allarme perché dopo 5 giornate la squadra giallorossa ha altrettanti punti in classifica, con una sola vittoria, all'esordio con il Torino (0-1), 2 pareggi (Atalanta e Chievo) e 2 sconfitte (Milan e Bologna). Il bilancio è ancora più pesante se si considera anche il ko di Champions League contro il Real Madrid (3-0).
Negli ultimi 15 anni, tutte le volte che la stagione è iniziata così male (una vittoria nelle prime cinque giornate) alla fine è sempre arrivato un esonero: nel 2004/2005 furono addirittura cinque gli allenatori ad avvicendarsi: Prandelli, Völler, Sella, Delneri e Conti. Nel 2010, dopo l'ottima stagione precedente, Ranieri arrivò alle dimissioni dopo una sconfitta incredibile a Genova dove si è passati dal 3-0 per i giallorossi al 4-3 per i rossoblù. Nella stagione 2012/2013, all'epoca del secondo Zeman, la Roma vinse nella seconda giornata ancora contro l'Inter ma il boemo fu esonerato a febbraio e al suo posto arrivò Andreazzoli.
