Il presidente del Benevento: “Premi alla squadra dopo il Milan? No, fanno il loro dovere”
"Ci voleva una magia per rompere una magia, Questo strano gol lo prendo come un colpo magico". Come non dare ragione al presidente Oreste Vigorito dopo la prodezza del portiere Brignoli che con un colpo di testa ha segnato la rete del pareggio contro il Milan regalando il primo punto in Serie A ai giallorossi. Una rete storica, ma che non comporterà alcun premio extra né per lo stesso estremo difensore, né per la squadra, come confermato dal patron delle "streghe" ai microfoni Radio Anch'io Sport su Radio 1 Rai.
Nessun premio al Benevento dopo il pareggio con il Milan
Quella contro il Milan dunque resterà una partita storica per il Benevento che dopo 15 giornate ha trovato grazie al portiere goleador il primo punto nel massimo campionato. Un'impresa però che non comporterà premi speciali secondo Vigorito: "Se ho previsto dei premi per i miei giocatori? Direi che la loro ricompensa più grande è il sorriso e l'amore della gente. Non credo si debbano assegnare riconoscimenti per chi fa il proprio dovere. Questo è il loro lavoro".
Brignoli gol, il suo premio è l'affetto del popolo beneventano
Stesso discorso per l'uomo copertina della 15a giornata di Serie A Brignoli che non riceverà alcun bonus se non quello legato al rinnovato affetto del popolo beneventano, pazzo per lui: "È un bravissimo ragazzo, molto sensibile. Ha avuto il privilegio di partecipare a una grande gioia donata a famiglie e tifosi ed è questo il miglior premio che si può vincere, sono certo sia questo il miglior premio che possa ricevere e che lo conserverà nella memoria e nel cuore".
L'impresa con il Milan, gara della svolta per Vigorito
Il pareggio rocambolesco e in extremis contro il Milan ripaga il Benevento per le tante partite perse proprio nel finale o immeritatamente. Ecco allora che il gol di Brignoli per Vigorito non può che rappresentare un piccolo segnale: "Abbiamo perso diverse partite a tempo scaduto, siamo una volta tanto attori di un pezzettino di storia. Il risultato di ieri dal punto di vista psicologico è una base su cui costruire un campionato di risultati, per il gioco lo abbiamo già sviluppato. Abbiamo suonato una piccola campanellina".
Il Benevento crede nella salvezza
E il Benevento ora crede più che mai in una salvezza che avrebbe il sapore dell'impresa: "Non abbiamo mai smesso di credere alla salvezza. Noi siamo il Benevento che in 90 anni non aveva mai visto una Serie così alta, siamo passati dalla C alla A. Perché non crederci. Tifosi e città ci credono. In classifica potremmo tranquillamente stare tra i 9 e gli 11 punti, abbiamo perso diverse partite nei minuti di recupero. Contro l'Inter prima in classifica abbiamo perso 2-1 facendo un'ottima partita. Quello che posso garantire è che siamo una famiglia e un popolo che non molla, proveremo a fare un altro record per salvarci".
