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Il piccolo Kelvin a Dybala: “Vieni a trovarmi. E dammi consigli per diventare un campione”

Travolto dalla folla, ha rischiato di morire in piazza San Carlo durante la finale Juventus-Real Madrid. Il bimbo cinese adesso sta meglio e presto potrà tornare a giocare al calcio, la sua passione. La Joya gli ha parlato e regalato una maglietta.
A cura di Maurizio De Santis
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piazza san carlo incidenti

"Quando vieni a trovarmi? Magari mi dai dei consigli, così divento più bravo di te". Le parole del piccolo Kelvin al telefono con Paulo Dybala sono una gioia per il cuore e per i genitori che fino a pochi giorni fa temevano per la vita del bimbo travolto e schiacciato dalla folla in piazza San Carlo, durante la finale di Champions tra Juventus e Real Madrid. In video-chiamata l'attaccante argentino della Juventus ha fatto una sorpresa al ragazzino cinese che in quel maledetto sabato sera ha rischiato di restare soffocato dalla ressa scatenata dal falso allarme bomba propagatosi tra la folla di trentamila tifosi assiepati nei pressi dei maxi-schermi allestiti per l'occasione.

Le notizie preoccupanti scandite dalla cronaca avevano fatto temere il peggio, fuori dall'ospedale i sostenitori bianconeri appesero anche uno striscione d'incoraggiamento per Kelvin e per le altre persone rimaste ferite (il bilancio fu di oltre 1500) in quella serata che riportò alla memoria di molti la tragedia dell'Heysel. Quattro chiacchiere con il piccolo e un dono speciale consegnatogli da un emissario della società bianconera: la maglia della Joya che hanno restituito la luce e un sorriso bellissimo a Kelvin.

"Quando vieni a trovarmi? – ne dà notizia l'agenzia Ansa – Devi darmi dei consigli per diventare bravo come te", ha raccontato al suo idolo, il giocatore al quale si ispira e di cui un domani spera di poter fare lo stesso percorso. Per adesso è solo un sogno nel cassetto, un desiderio e una grande passione al tempo stesso che Kelvin culla muovendo i primi passi tra le fila di una società dilettantistica, la Polisportiva Garino di Vinovo, la stessa zona che accoglie il centro sportivo della ‘vecchia signora'.  "Nei prossimi giorni – hanno aggiunto i genitori – sarà dimesso e, tornato a casa, potrà anche riprendere a giocare".

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