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Il pazzo mercato dell’Elazigspor: a gennaio ha comprato 22 calciatori in 2 ore

Il club turco dell’Elazigspor ha realizzato un’impresa incredibile: formalizzare e ingaggiare l’acquisto di ben 22 calciatori nel giro di un paio di ore. Perché s’è ridotta alla fine della sessione invernale di gennaio? Un divieto imposto come sanzione dalla Federazione aveva bloccato i tesseramenti ma la società non s’è data per vinta…
A cura di Maurizio De Santis
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Volere è potere. La dirigenza dell'Elazigspor – squadra che milita nella TFF 1. Lig, la seconda serie del campionato turco – ha fatto proprio questo vecchio adagio e l'ha messo in atto realizzando un'impresa incredibile. Nulla di sportivo né di compiuto sul rettangolo verde. Nessuna prodezza tecnica o balistica ma la capacità da parte della dirigenza di sfruttare le poche ore a disposizione per rivoluzionare la rosa e mettere a segno ben 22 acquisti nell'ultima giornata della sessione invernale di calciomercato. Dieci calciatori rilevati con la formula del prestito, dodici tesserati a titolo definitivo… tutti fotografati e postati su Twitter attraverso il profilo ufficiale.

Perché l'Elazigspor ha rivoltato come un calzino la rosa? La ragione è da ricercare in una sorta di sfida contro il tempo e contro la Federazione turca che aveva sanzionato con il blocco del mercato la società, impedendole di fatto di mettere sotto contratto calciatori per tutto il periodo di gennaio. Quasi tutto… perché in realtà il divieto scadeva a poche ore dal più classico stop alle trattative. Ce le faremo bastare, devono essersi detti tra di loro i dirigenti pronti a tramutare in affari ufficiali operazione che – con ogni probabilità – avevano già in pugno. E così è stato, realizzando una vera e propria rivoluzione.

Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori che hanno permesso questa impresa – ha ammesso nell'intervista a Espn il numero uno del club -. Eravamo in contatto sia con la Federazione nella speranza che facesse cadere l'embargo nei nostri confronti, sia con i calciatori che avevamo già sul taccuino ed eravamo intenzionati ad acquistare. Una volta tolto il divieto, siamo riusciti a completare le pratiche burocratiche necessarie per formalizzare tutte le operazioni che ci eravamo prefissi.

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