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Il Palermo resta a Zamparini, salta la trattativa con la cordata di Baccaglini

Lo storico patron rosanero non ha ricevuto le garanzie giuste dal gruppo alle spalle proprio dell’italoamericano: “Non posso lasciare il Palermo al primo che arriva. Vado avanti per la mia strada e porterò subito la squadra in serie A.
A cura di Marco Beltrami
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Il Palermo resta nelle mani di Maurizio Zamparini. E' questa la conseguenza della fumata nera, anzi nerissima, della trattativa per il closing per la società rossonera, con l'imprenditore che ha rifiutato l'offerta di Paul Baccaglini. Non sono bastate dunque le lunghissime trattative, con l'ultima offerta dell'ex "Iena" che non ha convinto Zamparini che ha ribadito il suo scetticismo sulla cordata rappresentata dall'italoamericano e soprattutto sulle sue potenzialità economiche. In particolare lo storico patron non ha ricevuto le garanzie richieste, anche se il giovane acquirente ha più volte ribadito il cambio di atteggiamento di Zamparini che sembrava più vicino al dietrofront che alla cessione

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Zamparini: "Nessuna garanzia, riporterò il Palermo in A"

Zamparini ha spiegato le motivazioni della mancata chiusura dell'operazione a La Repubblica senza troppi giri di parole, confermando anche la volontà di riportare subito il Palermo nel calcio che conta: "Non ho ricevuto le giuste garanzie. Non posso lasciare il Palermo al primo che arriva. Vado avanti per la mia strada e porterò subito la squadra in serie A. Se poi questi soldi arriveranno ne parleremo. Per me al momento la storia è chiusa". Tra il dire e il fare però ci sono di mezzo i tifosi, già scesi in piazza nei giorni scorsi.

"Proposta ridicola da Baccaglini"

Lo sfogo del massimo dirigente rosanero prosegue e tocca un altro aspetto della questione. "La proposta del legale di Paul Baccaglini e soci (Integritas Capital) in mio possesso, che sono pronto a mostrare, contiene un'offerta ridicola in quanto (malgrado la valutazione economica iniziale si avvicini a quella reale), viene proposto il pagamento di una somma inferiore in 4 anni, senza previsione di investimenti futuri nel Palermo, né garanzie di solvibilità".

I tifosi contestano e promettono: "Zero abbonamenti"

I sostenitori sono pronti a protestare ancora, e dare seguito alla promessa di non siglare alcun abbonamento. Lo striscione esposto al Barbera infatti è emblematico ed è un messaggio chiaro a Zamparini: "La tua permanenza, la nostra assenza. Zero abbonati". Sulla vicenda si è espresso anche il primo cittadino del capoluogo siciliano Leoluca Orlando: "Continua una situazione di incertezza ed un gioco delle parti che hanno come unica conseguenza un danno alle prospettive della squadra e alle aspettative dei tifosi. Continuo a sperare che prevalga il buonsenso per dare a Palermo una squadra adeguata alla città".

Le mosse di mercato del Palermo

Nel frattempo la dirigenza è già al lavoro sul mercato con l'obiettivo di allestire una rosa competitiva che possa garantire il repentino ritorno in Serie A. Nella giornata odierna è stato ceduto all'Udinese Pezzella per 4.5 milioni di euro. Il direttore sportivo Lupo ha però piazzato il primo colpo in entrata: si tratta dell'ormai ex Trapani Coronado che costerà ai rosanero un milione di euro. E' stato lo stesso trequartista brasiliano a spingere per il suo trasferimento al Palermo dove potrà giocare con continuità, situazione invece preclusagli al Chievo, altra formazione interessata a lui. Ora gli uomini mercato dovranno cercare di convincere a rimanere in B Nestorovski e Rispoli, anche se i margini sembrano davvero minimi, e poi ci sarà l'assalto a Simone Ganz. Il figlio d'arte di proprietà della Juventus è il primo obiettivo per il reparto offensivo della formazione rosanero.

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