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Il nuovo stadio della Roma potrebbe sorgere a Tor di Valle

Nelle prossime settimane saranno rese note le tre possibili aree sulle quali sorgerà il nuovo stadio della Roma. Il nuovo impianto potrebbe essere costruito a Tor di Valle.
A cura di Alessio Morra
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Nelle prossime settimane saranno rese note le tre possibili aree sulle quali sorgerà il nuovo stadio della Roma. Il nuovo impianto potrebbe essere costruito a Tor di Valle.

La Roma ha bisogno di una nuova casa. Già ai tempi di Franco Sensi si voleva costruire un nuovo impianto. Ora, con gli americani al timone il nuovo stadio è praticamente un obbligo. Nella Capitale non è facile trovare lo spazio, e le autorizzazioni, per una nuova arena. James Pallotta è molto determinato, ma la crisi economica non rende semplice questa operazione. Il sindaco Alemanno, che in primavera si ricandiderà, lunedì scorso a Zeman, prima ha consegnato un premio poi gli hai chiesto di dire alla dirigenza giallorossa che si deve sbrigare, perché le autorizzazioni stanno già arrivando. La conferma è arrivata oggi da Alessandro Cochi. Il delegato alle politiche sportive di Roma Capitale, che alla Radio Vaticana ha detto:

Siamo nella fase della short list. Tra non troppo tempo, forse due settimane, conosceremo tre possibili aree sulle quali si sceglierà.”

Secondo indiscrezioni lo stadio dovrebbe essere costruito a Tor di Valle, al posto dell’ippodromo, che probabilmente sarà smantellato. Alessandro Cochi ha le idee molto chiare sul nuovo stadio della Roma, che deve essere ben collegato, dovrà avere all’interno un area museale e dovrà avere delle vere cittadelle dello sport:

Sicuramente la semplicità per la mobilità sia pubblica che privata, dovranno essere zone servite di metropolitana, autobus, parcheggi, un impatto ambientale corretto e non devastante e la poca presenza di vincoli. Posso dire che le tre aree della short list sotto questi aspetti partono bene. Al limite ci sarà da fare qualche aggiustamento. Ma roba di poco conto. Per costruire questo stadio ci potrebbe essere un accordo di programma, le opere per portare i servizi potrebbero essere realizzate a scomputo, a carico della società, ma questo è ancora da decidere e lo si farà quando verrà presentato il progetto. Allo stadio verranno acclusi servizi di foresteria, aree museali, sedi degli uffici. Forse nasceranno delle vere cittadelle dello sport di ispirazione inglese o tedesca. La volontà dell’amministrazione di far costruire lo stadio c’è, ma si deve realizzare tutto con il massimo consenso di Comune, Provincia, Regione e Soprintendenza. Anche perché credo che sia arrivato il momento di ripensare la filosofia degli stadi: i nostri sono vetusti, gli ultimi interventi risalgono a Italia ’90 e alcuni di questi sono stati fatti in modo sbagliato.”

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