Il Napoli vede rosso, il Toro no: l’Inter vince al 91′ con un colpo di Lautaro
Gioca, domina, spreca. Poi soffre, tiene, riparte e vince. L'Inter a San Siro si trova con una vittoria pesantissima contro il Napoli che chiude in 9 uomini per l'espulsione di Koulibaly e nei minuti di recupero Insigne. Un primo tempo a chiare tinte nerazzurre ma il Napoli regge bene e malgrado l'infortunio di Hamsik non crolla sotto il pressing dei padroni di casa che sfiorano il vantaggio con Icardi. Nella ripresa però, è il Napoli di Ancelotti che prende in mano il match e impegna Handanovic. Con l'inferiorità numerica, i partenopei finiscono in apnea e le emozioni più grandi arrivano in Zona Cesarini: prima Koulibaly si fa espellere, poi Lautaro trova il gol vincente, infine è Insigne a rimediare il rosso in un finale in cui il Napoli esce da San Siro carico di nervosismo e polemiche.
A viso aperto
Uno 0-0 che regge 45 minuti ma che non lesina emozioni per tutti gli appassionati di calcio. Inter e Napoli si affrontano a viso aperto guardandosi negli occhi, certi che il pareggio pomeridiano della Juventus rappresenti comunque una occasione chiara per accorciare una gap al momento quasi imbarazzante. Con Spalletti e Ancelotti che mettono in campo le forze migliori, con una mediana di ragionamento il primo, e la forza fisica di Milik il secondo.
Fuori Hamsik, l'Inter cresce
Da subito l'Inter prova a fare il match, al di là del tiro da centrocampo di Icardi per sorprendere un Meret che controlla anche se non benissimo. I ritmi della gara restano alti e gli equilibri rimangono tali soprattutto finché il Napoli può contare sull'apporto di Hamsik, fino al 24′ quando il ceco deve lasciare spazio a Maksimovic per infortunio. E' in quel momento che l'Inter prende il sopravvento in mediana.
Icardi ci prova, Koulibaly monumentale
Meret non è mai impegnato seriamente anche se le manovre offensive dell'Inter sono le migliori soprattutto sfruttando Perisic e Politano sulle fasce e Joao Mario come play aggiunto, liberando Borja. Proprio l'ex viola offre la palla più ghiotta in area napoletana che Icardi riesce a districare tra le gambe avversarie ma che Koulibaly sradica dalla linea di porta, salvando risultato e andando al riposo su un pari che ai punti premierebbe maggiormente l'Inter.
Più Napoli che Inter
La ripresa è decisamente differente con il Napoli che si trasforma, prende le misure all'Inter e fa la gara come meglio gli aggrafa. Per Spalletti i problemi arrivano in mediana con una linea lenta e affaticata. Quando il fraseggio partenopeo diventa più fluido è per Handanovic il lavoro maggiore. Servono cambiamenti.
Spalletti e Ancelotti mischiano le carte
Il primo a cambiare è proprio Spalletti che inserisce Vecino per dare più chilometri e meno fosforo, togliendo Borja Valero. Mossa che precede quella di Ancelotti che alza la linea offensiva inserendo anche Mertens, con il Napoli che alza il baricentro e l'Inter che soffre terribilmente la mancanza di punti di riferimento. Segue ancora la scelta di Spalletti che infila Keita per uno spento Perisic prima dell'avvento in campo di Ghoulam per Fabian Ruiz.
Asamoah salva, Lautaro punisce
All'80' però l'episodio che sporca la gara, con Koulibaly che prima commette fallo su Politano e poi applaude polemicamente l'arbitro rimediando prima il giallo e poi l'espulsione. Spalletti ci prova e ci crede: fuori Joao Mario e dentro Lautaro Martinez per un'Inter a trazione anteriore alla ricerca di una vittoria di prestigio. Che arriva all'ultima occasione, nell'ultimo contropiede dopo che Asamoah salva sulla linea: è Lautaro Martinez l'uomo decisivo.