Il Napoli si fa raggiungere dall’Inter e rimane a quattro punti dalla Roma
Dopo le emozioni del quarto di finale di Coppa Italia, Rafa Benitez e Roberto Mancini si sono nuovamente ritrovati di fronte per il posticipo della settima giornata di ritorno. Una sfida, quella del San Paolo, che era decisiva per entrambe le formazioni: per il Napoli, sempre più a ridosso della Roma di Rudi Garcia, e per la stessa Inter che continua a coltivare sogni europei. Nonostante gli imminenti impegni in Europa League (partenopei contro la temibile Dinamo Mosca, milanesi contro il Wolfsburg), i ventidue in campo non si sono tirati indietro regalando al pubblico di Fuorigrotta una serata di divertimento e di calcio ben giocato. Benitez, che ha lasciato inizialmente Gabbiadini in panchina, si è affidato al collaudato 4-2-3-1 con Callejon, Hamsik e Mertens dietro a Higuain. Mancini ha risposto con Shaqiri dietro Palacio e Icardi. C'era molta attesa nel vedere all'opera i due cannonieri argentini (14 centri per il nerazzurro, 13 per il Pipita). Duello terminato in parità dopo il gol di Gonzalo Higuain, autore di una buona partita e di una rete fantastica nel corso della ripresa, e il cucchiaio su rigore di Icardi a cinque minuti dalla fine. Il pareggio finale lascia il Napoli a cinque punti dal secondo posto romanista, anche se conferma un "trend" positivo che dura da mesi: la squadra di Benitez segna in casa da 18 match consecutivi. Per l'Inter, a tratti in partita in maniera convincente, un pareggio meritato colto grazie ad un finale tutto cuore e orgoglio.
Furia Napoli – Davanti alla solita spinta del San Paolo, l'undici di Rafa Benitez ha cominciato il match in maniera aggressiva e convincente. Complice l'iniziale soggezione nerazzurra, il Napoli ha spinto sull'acceleratore sin dall'avvio con buone trame offensive, orchestrate magistralmente dai tre dietro Gonzalo Higuain. Proprio il "Pipita" è stato il protagonista (nel bene e nel male) dei primi quarantacinque minuti. L'argentino ci ha messo solo sette minuti a scaldar i guanti ad Handanovic: duello che si è ripetuto in altre tre occasioni, specialmente alla mezz'ora quando l'ex Real Madrid ha sprecato a porta vuota, un effetto suggerimento di Mertens. L'Inter si è difesa bene e, in un paio di ripartenze, ha spaventato Andujar con Palacio e Guarin. Una prima parte di gara dominata dagli azzurri, con la squadra di Roberto Mancini che ha saputo resistere alla folate avversarie e, di tanto in tanto, creare qualche grattacapo alla difesa napoletana con uno Shaqiri decisamente convincente.
Hamsik la sblocca – Rientrato in campo con gli stessi undici protagonisti del primo tempo, il Napoli è passato subito in vantaggio con il quarto gol in campionato di Marek Hamsik, bravo a raccogliere di testa un cross perfetto di Henrique. Una rete che rompeva l'equilibrio e che svegliava anche i nerazzurri, vicini al pareggio con Maurito Icardi due minuti dopo il gol di "Marechiaro" e con D'Ambrosio al 12esimo. Complice il vantaggio e la voglia interista di tornare a galla, il Napoli ha potuto approfittare della ripresa a suo piacimento: sfruttando in velocità gli spazi lasciati dall'avversario, scatenando le sgroppate di un Hamsik ispirato e mandando in gol Gonzalo Higuain al 18esimo. Tredicesimo gol stagionale per l'argentino che, dal limite dell'area, esplodeva un destro a giro imparabile per Handanovic. Sotto di due gol, l'Inter ha tirato fuori l'orgoglio cercando di rientrare in partita. Reazione che generava prima una buona occasione di Icardi, poi il gol di Palacio al 27esimo che riapriva la gara e dava coraggio alla banda Mancini. Il finale in crescendo dei nerazzurri, in campo nei minuti finali con una squadra fortemente sbilanciata, portava al gol del meritato pareggio a cinque minuti dalla fine, quando Icardi siglava il 2 a 2 facendo scendere i titoli di coda sul posticipo del San Paolo.