Ultime notizie di calciomercato, il Napoli ha l’accordo con Kostas Manolas
L'annuncio dell'addio di Raul Albiol e le ultime notizie sull'accordo raggiunto dal Napoli con Kostas Manolas della Roma. Il calciomercato degli azzurri entra nel vivo e, oltre ai nomi di James Rodriguez e Hirving Lozano, spicca anche quello del difensore greco della Roma. Un primo tassello è stato messo – come rilanciato da Sky Sport, che ha ribadito come la trattativa tra club e calciatore, rappresentato da Mino Raiola – sia in stato avanzato. Perché l'operazione vada a buon fine è però necessario che i partenopei paghino la clausola rescissoria di 36 milioni di euro messa a mo' di lucchetto al contratto del giocatore.
La trattativa, il Napoli propone una contropartita tecnica
Forte del via libera da parte del centrale – che nel pacchetto arretrato andrebbe a far coppia con Koulibaly – la società di De Laurentiis prova così a mettere pressione ai giallorossi, mettendo sul piatto anche una proposta allettante per abbassare l'esborso economico. Il Napoli vorrebbe arrivare alla cifra prevista per acquistare il cartellino di Manolas inserendo nell'affare una contropartita tecnica: è Diawara il centrocampista che non rientra nei piani di Carlo Ancelotti ed è stato scelto come sacrificio necessario per agevolare la conclusione dell'affare. Oltre a lui c'è anche la possibilità che sul tavolo sia piazzato in alternativa il cartellino di Mario Rui. Dalla Capitale, invece, hanno fatto sapere che si può fare ma al posto del mediano ex Bologna hanno chiesto Dries Mertens.
La plusvalenza dei giallorossi con la cessione di Manolas
Kostas Manolas, 28 anni, alto 189 cm, è arrivato alla Roma nel 2014 che lo rilevò dall'Olympiakos per la somma di 15 milioni di euro. In giallorosso percepisce uno stipendio netto da 2.7 milioni a stagione (5 al lordo). La cessione porterebbe nelle casse della società di James Pallotta una plusvalenza di 21 milioni di euro, una cifra necessaria a coprire parte dei 45 milioni che la dirigenza deve reperire entro il 30 giugno per questioni di budget vincolato al fairplay finanzario. Un addio doloroso rispetto all'accordo in essere fino al 2022 ma determinato anche dalla mancata qualificazione alla prossima edizione della Champions.