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Il Napoli doma la Samp (2-0) con la doppietta di Mertens

Uno-due del belga, ma la gara di Higuain è strepitosa per la grande duttilità anche nelle vesti di uomo assist.
A cura di Maurizio De Santis
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Belga è Mertens, autore della doppietta che doma la Sampdoria. Belga è Nainggolan, che il Napoli vorrebbe regalarsi come primo rinforzo di gennaio. Preferito dal Milan, rincorso dall'Inter (pure per le sue origini indonesiane), conteso dalla Roma e a lungo cercato dai partenopei, si attende il sì del calciatore del Cagliari. Questione di feeling e di coincidenze che si riverberano sulle trattative. In campo l'anno comincia sotto una buona stella: la vittoria porta gli azzurri a 2 lunghezze dai capitolini. Duello sul mercato e in classifica. La Juve è già in fuga. A giudicare da quel che s'è visto anche contro i giallorossi, l'unica avversaria in grado di fermarla è se stessa. Allo JStadium è caduta anche la squadra di Garcia che v'era arrivata da imbattuta e con un difesa di ferro: ha chiuso in 9 e beccato 3 gol, scivolando a -8 dalla vetta. Che tonfo. La sfida, per ora, è per il secondo posto, nel mirino c'è la zona Champions – che è pur sempre come vincere uno scudetto per i soldi che reca in dote – e magari la possibilità di entrarci dalla porta principale, senza passare per i preliminari. Ci spera anche la Fiorentina, piombata a ridosso dei partenopei ma stroncata dall'ennesimo infortunio a Giuseppe Rossi (oltre a Mario Gomez, recuperato ma non ancora rientrato).

Primo tempo. Mertens, Callejon e Higuain. Nelle ripartenze a campo aperto il Napoli è micidiale, perché quando hai là davanti un calciatore della classe del ‘pipita' allora puoi anche permetterti di osare. Si fionda in area, gestisce palla, allarga il gioco e cerca la profondità, fa da sponda, negli spazi stretti se la cava alla sua maniera: tocco di palla e via, l'assist è servito. Classe sopraffina, è di un altro pianeta. Effetti speciali, quelli impressi alla palla con l'esterno destro. Semplicemente ‘galattico'. Nella sua scia la squadra di Benitez brilla per tutto il primo tempo contro una Sampdoria che scende in campo in maniera speculare: non fa le barricate, sceglie di rischiare, soffre la manovra dei partenopei. Coraggio, il meglio è passato… e sbanda quando il Napoli accelera: Mertens è una scheggia, si libera al tiro con naturalezza; Callejon ha reminiscenze madrilene e offre al pubblico del San Paolo un numero d'alta scuola saltando in dribbling 3 difensori, peccato che la conclusione dal limite non sia altrettanto entusiasmante; Higuain batte al volo a due passi dalla porta, Da Costa si arrangia come può e respinge di stinco. Napoli arrembante e a bocca asciutta. Attacca ma non sfonda. E ogni tanto si distrae, concedendo ai liguri metri e fiato. Anche troppi, soprattutto sulla destra… per sua fortuna, però, il fuorigioco lo salva dal vantaggio doriano e Krstičić non ha guizzo e malizia della punta.

Secondo tempo. Fuori Réveillère, dentro Armero. Benitez vuole più dinamismo: il francese non ce la fa, meglio optare per la velocità del colombiano. La Samp prova a pungere ma paga a caro prezzo tanta audacia: 9′, Higuain crossa al centro per Mertens che batte al volo, piazzandola tra palo e portiere. Applausi e brividi lungo la schiena. Per il vantaggio e, poco dopo, per la mazzata di Gabbiadini che si schianta contro la traversa, rimbalza in campo e carambola lontano dalla porta di Rafael. I liguri ci credono, attaccano e reclamano un rigore per una spinta galeotta di Armero su Regini. Una punizione di Mertens (15′) li mette a tacere: doppietta del belga – al quarto gol in campionato -, che corona così un'ottima prestazione. Partita vibrante che sorride al Napoli, libero di sfruttare il contropiede e d'infilarsi negli spazi lasciati dai blucerchiati. Si vede anche Insigne, reduce da una gara di grande sacrificio, ma non è abbastanza lucido da inquadrare la porta. Doppio legno della Samp: Mihajlovic impreca per la malasorte, Benitez sbuffa per la sofferenza (e i pericoli) degli ultimi dieci minuti. Può bastare, meglio accontentarsi: Zapata dà il cambio a Higuain, standing ovation meritata. La Juve è lontana, la Roma più vicina, la Fiorentina a distanza di sicurezza. ‘Sin prisa, sin pausa', il Napoli continua la marcia.

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