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Il Milan voleva Kondogbia: “No, meglio l’Inter”

Il centrocampista francese, alla sua prima esperienza con la maglia nerazzurra, è tornato a parlare del suo passaggio all’Inter e della sua crescita nel nostro campionato: “Posso fare meglio e voglio sdebitarmi con Mancini”.
A cura di Alberto Pucci
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E' stato il giocatore più acclamato nella scorsa campagna acquisti. Ora, invece, è quello più atteso dall'intera tifoseria nerazzurra: smarrita di fronte alle esibizioni del centrocampista francese. Da sosia di Paul Pogba, Geoffrey Kondogbia è passato a diventare un oggetto misterioso nella rosa di Roberto Mancini. In rare occasioni, infatti, il 23enne francese è riuscito a farsi apprezzare dall'esigente (e poco paziente) pubblico di San Siro. Colpa, molto probabilmente, di un ambientamento e di una maturazione calcistica che deve ancora concludersi: "Posso fare meglio – ha dichiarato Kondogbia al "Corriere dello Sport" – Sono giovane e ho tempo per dimostrare quello che valgo. Devo molto a Mancini, è stato lui a volermi qui e voglio fare bene per sdebitarmi con lui. I 30 milioni? Psicologicamente non mi sono mai fatto condizionare".

La frecciata al Milan

Dopo aver applaudito all'ipotesi di un arrivo a Milano di Yaya Tourè ("Io e lui compagni all'Inter il prossimo anno? Sarebbe bello, un vero sogno"), l'ex centrocampista del Monaco è tornato sulla decisione presa la scorsa estate quando, di fronte ad un'offerta del Milan, scelse invece di vestire il nerazzurro: "Perché ho scelto l'Inter e non il Milan? La classifica risponde per me e rifarei la stessa scelta. E' stata una decisione naturale alla quale non ho neppure pensato". L'obiettivo di Kondogbia è ora quello di finire al meglio la stagione, magari centrando l'accesso alla Champions League: "Non è ancora finita, perché siamo ancora matematicamente in corsa – ha concluso il francese – Dobbiamo crederci, anche se è stato un peccato aver lasciato per strada alcuni punti. Non ci manca niente per vincere. Siamo giovani, forti e abbiamo qualità. Forse le uniche cose che ci servono sono solo un po' più di esperienza e di furbizia".

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