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Il Milan non ingrana: Mihajlovic peggio di Inzaghi

Dopo 6 giornate i numeri non sono dalla parte di Mihajlovic che ha 2 punti in meno rispetto al suo predecessore Superpippo, con lo stesso numero di gol incassati.
A cura di Marco Beltrami
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Milan, i conti non tornano. I numeri dell'avvio stagionale della formazione rossonera non sono dalla parte di Sinisa Mihajlovic, soprattutto se paragonati alla situazione della scorsa annata sotto la gestione Inzaghi. La formazione meneghina nel campionato di Serie A 2014/2015 aveva collezionato dopo 6 giornate 11 punti, 2 in più dei 9 del mister serbo che con 3 vittorie e altrettante sconfitte vanta un rendimento fortemente altalenante. La sconfitta contro il Genoa ha evidenziato ancora una volta i limiti di una squadra che in estate è stata tra le protagoniste del mercato, con tanto di 10° posto nella classifica dei club più spendaccioni d'Europa. La difesa continua a fare acqua con 9 gol subiti (5 in meno per quanto riguarda quelli segnati), come nella scorsa stagione: troppe ingenuità nel Milan che in quel di Marassi ha dovuto fare i conti con il doppio giallo a Romagnoli, colpo di mercato estivo per puntellare un reparto che finora ha sempre concesso molto agli avversari.

Per quanto riguarda la gestione di Mihajlovic non hanno convinto anche alcune scelte di formazione. Questa squadra, nonostante il buon momento di Balotelli, non sembra poter prescindere da Bacca che nelle uscite precedenti si è sempre rivelato un fattore decisivo. Pur non sfoderando un gioco convincente, e regalando spesso e volentieri intere frazioni di gioco agli avversari ultimo il secondo tempo "indolore" di Udine, i rossoneri hanno sempre potuto contare sul colombiano che ha sempre risposto presente garantendo anche esperienza, in una squadra che deve crescere dal punto di vista della gestione del pallone. A tal proposito manca anche un calciatore capace di innescare le punte con Mihajlovic che ha alternato in quel ruolo con alterne fortune Suso, Honda e Bonaventura che è quello che ha maggiormente convinto. E adesso a San Siro, arriverà il super Napoli, un'occasione d'oro per tentare il riscatto capace di far sparire i troppi fantasmi di un avvio di stagione al di sotto delle aspettative.

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