Il Milan di Sacchi, l’Inter di Herrera e il Grande Torino tra le più forti di sempre
L’Ajax di Cruijff è la squadra di club più forte di tutti i tempi. A stabilirlo è il magazine inglese FourFourTwo, che nel prossimo numero ha dedicato uno speciale alle migliore venti squadre di tutti i tempi. Alle spalle degli olandesi ci sono il Milan di Sacchi, l’ultima squadra capace di vincere per due volte consecutive la Coppa dei Campioni, e il Real Madrid di Puskas e Gento, che vinse le prime cinque edizioni del trofeo continentale più importante. Nella top ten figurano anche l’Inter di Herrera e il Grande Torino, mentre è solo quattordicesima la Juventus di Trapattoni.
Ajax, Real, Barca, Liverpool – L’Ajax di Cruijff probabilmente merita il primo posto, perché nel giro di pochi anni gli olandesi riuscirono a diventare la squadra più forte d’Europa. Vincere contro di loro era quasi impossibile. L’aura di misticità che accompagnava la squadra e il magnifico numero 14 dei ‘Lancieri’ hanno reso ancor più leggendaria la squadra di Amsterdam. Sicuramente il Real Madrid di Gento e Puskas che vinse per cinque volte consecutive la Coppa dei Campioni dal 1956 al 1960 avrebbe potuto ambire al primato, ma forse lo strapotere di quella squadra abituata a vincere ha contato nel giudizio complessivo. Il Barcellona di Leo Messi, secondo molti già la più forte di sempre, per ora è ai piedi del podio, se la ‘Pulce’ riuscisse a vincere un’altra Champions forse qualcosa un giorno cambierà in questa classifica. Mentre il Liverpool (’75-’84), avrebbe meritato maggiore considerazione. Perché i ‘Reds’, che spezzarono i sogni di gloria della Roma nella finale di Coppa dei Campioni 1984, erano molto forti, ma, a parte Kevin Keegan, non avevano grandi fuoriclasse.
Italiane – L’Italia, che dopo aver vissuto una decina d’anni magici, sta precipitando nel ranking europeo, in questa speciale classifica mostra tutto il suo splendore. Perché il Milan di Sacchi è secondo, l’Inter di Helenio Herrera figura al sesto posto, il Grande Torino di Valentino Mazzola è decimo, mentre la Juventus del Trap è poco fuori la top ten. Forse proprio la posizione della Juventus stupisce. Perché i bianconeri guidati dal tecnico milanese sono stati la prima squadra europea a vincere tutte le competizioni continentali.
Best 11 – Per ogni squadra è stata creata una formazione ideale. Quella del Milan di Sacchi è praticamente quella che ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1989 con i tre olandesi e il mitico Colombo (Galli, Tassotti, Baresi, Costacurta, Maldini, Donadoni, Rijkaard, Ancelotti, Colombo, Van Basten, Gullit). Nella Juve del Trap figurano due numeri 10 che mai hanno giocato insieme Platini e Brady (Zoff, Gentile, Scirea, Brio, Cabrini, Tardelli, Bonini, Brady, Boniek, Platini e Paolo Rossi). Anche l’Inter di Herrera è ricordata con tutti i suoi grandi protagonisti (Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Suarez, Corso, Mazzola, Peirò). Gli inglesi hanno omaggiato con grande rispetto il Grande Torino, forse la squadra italiana più forte di sempre, che aveva questo undici: Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonit, Casigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ferraris.
Dubbi – Naturalmente ogni discussione di questo genere, in qualsiasi tipo di sport, crea delle polemiche. Perché c’è chi vuole tirare acqua al proprio mulino e chi, invece, numeri alla mano sostiene la grandezza di questa o quella squadra. Sicuramente sorprendono, in negativo, la nona posizione del Bayern Monaco di Beckenbauer, che a metà anni ’70 dominò il calciò europeo, e la dodicesima del Manchester United di Sir Alex, che nel 1999 conquistò il ‘trouble’. Al 17° posto c’è il Preston North End. Una squadra mitica per gli inglesi. Perché il Preston vinse i primi due campionati disputati in Inghilterra nel 1889 e nel 1890. In uno di quei campionati i ‘Lilywhites’ chiusero imbattuti. E se il criterio dell’imbattibilità li porta al diciassettesimo posto allora alla top venti possono ambire anche il Milan di Capello, vincitore anche di una Champions League, l’Arsenal di Wenger e pure la Juventus di Conte.