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Il Milan di Mihajlovic, Berlusconi: “Obiettivo Champions”

Mihajlovic vola alto: “Il Milan è un top club mondiale e quello che ho visto me lo sta confermando. Non c’è in Italia un progetto più ambizioso di questo”. E il presidente apre ad Ibra: “E’ immenso, se venisse saremmo felicissimi”
A cura di Marco Beltrami
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immagine tratta dall'account Twitter dell'Ac Milan
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Prende il via ufficialmente il nuovo corso targato Sinisa Mihajlovic in casa Milan. Oggi 3 luglio è infatti il giorno che apre la nuova stagione rossonera grazie alla presentazione del tecnico serbo che avrà il compito di cancellare le delusioni della scorsa annata. L'ex Sampdoria, in compagnia del presidente Berlusconi e dei due Amministratori delegati Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, ha tracciato le linee guida di quello che sarà il nuovo ciclo del Milan, ambizioso e si spera vincente con la possibilità di sfruttare una campagna acquisti di primissimo livello. E ad aprire le danze è stato proprio il patron che non ha esternato la sua totale fiducia in Mihajlovic, riservando una stoccata ad Inzaghi: "Confidiamo in Mihajlovic per far sì che il Milan scenda in campo con la volontà di essere padrone del campo e del gioco. Non vale la pena di tornare indietro sull'annata precedente ma è mancata la consapevolezza delle proprie possibilità, il che ha portato troppe volte all'adeguarsi al gioco dell'altra squadra per resistere anzichè imporre il proprio gioco. Facciamo gli auguri a Sinisa, credo che abbia tutte le caratteristiche necessarie per riportare il Milan ai livelli consueti. Nel calcio ci sono dei cicli. Per noi l'imperativo categorico è tornare in Champions League. Con la scelta di Mihajlovic possiamo dire ai tifosi che l'obiettivo è quello di combattere con la Juventus per il primo posto"

Mihajlovic non vede l'ora di iniziare a lavorare con la sua nuova squadra. Il primo obiettivo è quello di restituire ai tifosi una squadra vincente come nel DNA del Milan. Solo sensazioni positive per l'ex Samp. A suo giudizio il progetto del Milan è il più ambizioso della Serie A: "Per me è una grande soddisfazione essere qua. L'organizzazione, l'ambiente, l'ambizione, il clima che si respirava ti fanno capire quello che già sapevo dall'esterno, che il Milan è un top club mondiale e quello che ho visto me lo sta confermando. I tifosi hanno vissuto un paio di stagioni difficili e faremo di tutto per farli tornare a gioire e ci sono tutti i presupposti. La società sta facendo benissimo sul mercato, abbiamo preso tre grandi giocatori, il presidente è molto generoso con me, mi accontenta su tutto e non c'è in Italia un progetto più ambizioso di questo. Quando ti chiami Milan, non puoi volare basso, sei destinato a pensare in grande a inseguire traguardi prestigiosi. E in campo non basta solo il nome".

Miha ha la cura per restituire ai tifosi un Milan vincente

Bisognerà riconquistare i tifosi dunque. Mihajlovic che vanta un passato interista, ha già pronta la cura per riconciliare la cura con il suo Milan che in campo dovrà dare sempre il massimo: "Rosso fuoco e nero paura. Lavorare duro ed essere professionisti esemplare. Bisogna tornare ad avere fiducia e ad essere ottimisti. Tutti i tifosi, tutta la società, tutti devono essere uniti: possiamo toglierci grandi soddisfazioni. Ci sono stati allenatori incredibili e super vincenti. Io non ho una storia rossonera. Posso convincere i tifosi con il mio lavoro, non ho ancora senso di appartenenza. Posso però raccontare ai miei giocatori che quando giocavo contro il Milan provavo paura e rispetto. Il nostro stadio deve tornare ad essere un fortino, gli avversari devono aver paura di noi".

Berlusconi: "Ibra? E' immenso. Felici se tornasse"

E per far tornare grande il Milan, Mihajlovic potrà contare su una serie di innesti importanti. Da Bacca a Luiz Adriano, da Bertolacci fino a Ibra che rappresenta un sogno da realizzare. Il presidente Berlusconi fa il punto sulle trattative e si dimostra pronto a riabbracciare lo svedese: "Siamo andati su Jackson Martinez, venuto meno per un'offerta eccessiva. Avevamo nel mirino l'altro attaccante della Nazionale colombiana, titolare al posto di Martinez. Siamo riusciti a concludere questa acquisizione e ne siamo felicissimi. Lo chiameremo Carlos. Luiz Adriano? Avevamo bisogno di un'altra punta che abbiamo lungamente seguito, ha una pagella di gol impressionante, siamo stati felici di poter concludere. L'accordo era che venisse a gennaio ma abbiamo fatto un sacrificio per portarlo subito. Per Bertolacci abbiamo fatto un sacrifico importante. Ibrahimovic? Resta un immenso giocatore, se venisse saremmo felici".

Il punto sulla rosa del nuovo Milan

Munito di foglietto riepilogativo, Berlusconi ha anche fatto il punto sulla rosa rossonera, entrando nel dettaglio: "Gabriel torna ma cercheremo di farlo giocare in un'altra squadra di A. Tornano Ely,Verdi, Niang e Matri. Finisce il rapporto con Bonera, lo ringraziamo. Così come anche Bocchetti. Rami è andato al Siviglia e gli facciamo gli auguri. Salutiamo Muntari ed Essien, ci lasciano van Ginkel, Pazzini e Destro. Lasciamo a Mihajlovic una lista di 30 giocatori, 31 con un altro giocatore. Bisogna ridurla per rispettare le norme di quest'anno. Abbiamo già preso alcune decisioni. Contiamo molto su Calabria, terzino che può giocare sia a destra che a sinistra. Mexes? Credo resti".

El Shaarawy centrocampista

Mihajlovic ha già le idee chiare su alcune delle sue pedine, a cominciare da El Shaarawy che potrebbe occupare una nuova posizione in campo: "Abbiamo un modulo di base dal quale partiremo. Abbiamo tanti giocatori offensivi di qualità. Possiamo provare a far giocare El Shaarawy a centrocampo, come mezzala: ho già parlato col ragazzo. Cerci è duttile, Bonaventura può ricoprire più ruoli". Una battuta anche sulla convivenza con un presidente come Berlusconi e sulla possibilità di condividere le scelte di formazione: "So che mi chiederete se il presidente mi passerà la formazione. Non è questo il punto: possiamo confrontarci ma lo faremo in privato, senza alcun problema".

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