204 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Il mercato in colpevole ritardo svela la finta favola del Benevento

Solo nella sessione di mercato invernale, il presidente Vigorito ha messo mano a portafogli e idee. In colpevole ritardo, relegando il Benevento ad un ruolo da comprimario e tradendo il sogno di migliaia di tifosi con una favola il cui finale era già scritto dall’indolenza estiva.
A cura di Alessio Pediglieri
204 CONDIVISIONI

Una corsa pazza agli svincolati di gennaio. E' questo il riassunto del calciomercato del Benevento che a gennaio ha provato a sorprendere tutti, in parte riuscendoci. Perché dal presidente Vigorito sono arrivati giocatori ad oggi importanti, con un passato prestigioso e pronti al riscatto. Come Sandro, ex Tottenham, e Bacary Sagna, ex Arsenal e Manchester City. Che dovranno dare una mano all'affare salvezza, un compito quasi impossibile ma pur sempre un obiettivo che da qui a maggio sarà il principale propellente per la neo promossa. C'è solamente da domandarsi perché il Benevento abbia aspettato tanto con una stagione praticamente compromessa.

Le colpe di Vigorito

I conti senza l'oste

Il presidente Vigorito ha avuto la colpa di non crederci subito e non approfittare delle ali dell'entusiasmo aperte all'indomani della promozione. Ad agosto il Benevento non ha effettuato alcun intervento deciso di mercato, per rinforzare la squadra o almeno provare ad acquisire quella esperienza che tutti sapevano mancava per far bene in Serie A. Cattivi consiglieri, supponenza o sufficienza. Il punto è che la prima parte di stagione è stata devastante.

Immagine

La mancanza di un programma

Senza scusanti, perché si aveva il dovere di prevedere e progettare. Ovviamente, la colpa è finita sul tecnico che pur aveva fatto benissimo con lo stesso manipolo di giocatori in Serie B. Facile e comodo, per una dirigenza che ha cercato qualsiasi appiglio per giustificare la propria assenza. Fino alla perdita della pazienza anche dei sostenitori più accaniti. Solo allora, ci si è mossi a gennaio, in colpevole ritardo.

Il sogno tradito

Zero alibi: bisognava investire

Come ci sono oggi, c'erano anche la scorsa estate colpi a parametro zero. Nulla era diverso. Ma adesso sembra che l'investimento sul mercato di riparazione sia semplicemente un ultimo disperato tentativo da parte della proprietà nel trovare l'ultimo alibi: proporre un girone di ritorno che permetta alla fine della corsa – se non di festeggiare una salvezza francamente impossibile – un ritorno in Serie B con basi concrete da protagonisti.

Ad agosto c'erano condizioni migliori di ora

Un po' poco per chi aveva da sempre sognato la A e l'ha raggiunta quasi per caso. Vigorito e i suoi sodali avevano il dovere di cullare e crescere il sogno dei propri tifosi – o la semplice opportunità imprenditoriale – nel modo migliore, non già con la rassegnazione di chi aveva la pancia piena nell'aver compiuto l'impresa. Ma col piglio di chi, quell'impresa la voleva trasformare ad ogni costo in una nuova realtà.

204 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views