Il mental coach di De Sciglio svela: “Era vicino alla depressione”
Anche Mattia De Sciglio si è affidato a un mental coach. Il giocatore del Milan da qualche tempo sta lavorando con Stefano Tirelli, che in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, ha raccontato che il giocatore ha chiesto un aiuto psicologico per difendersi meglio dalle critiche e soprattutto ha svelato che il terzino della nazionale è stato molto vicino alla depressione, ma fortunatamente negli ultimi mesi è riuscito a tornare sulla strada giusta:
Lui era a un passo dalla depressione, si sentiva in colpa se usciva con la fidanzata. Soffriva per le critiche. Abbiamo cominciato con un paio di sedute a settimana siamo andati alla scoperta delle potenzialità motivazionali e abbiamo sbloccato i livelli energetici del sistema dei meridiani della medicina cinese.
La figura del mental coach è sempre più presente nel calcio professionistico. Uno dei precursori è stato il difensore juventino Leonardo Bonucci, che fin da quando era un ragazzo lavora con Alberto Ferrarini che ha aiuto tantissimo il centrale bianconero, anche facendogli mangiare caramelle all’aglio e consigliandogli il numero di maglia. Questi consigli hanno portato Bonuci a diventare uno dei migliori difensori al mondo.
Recentemente hanno parlato dei rispettivi mental coach anche Ranocchia e il ‘Profeta’ Hernanes, che con l’avallo di Sandro Corapi (consigliatogli dall’ex compagno Candreva) ha ritrovato fiducia in se stesso ed ha anche riconquistato il posto in squadra alla Juventus. Molto noto nell’ambiente è anche Roberto Civitarese che si occupa di tanti calciatori, tra essi: De Silvestri, Saponara, Petagna, Paloschi e Pavoletti. Anche Gilardino in passato ha dichiarato che per superare momenti complicati ha fatto ricorso all’aiuto di un mental coach. Stessa cosa per i belgi Benteke del Crystal Palace e Mertens del Napoli.
