Il mental coach di Bonucci: “Leo ha toccato il fondo ma è un guerriero e vincerà ancora”
Che fine ha fatto il vero Leonardo Bonucci? E' la domanda che tutti i tifosi del Milan e non solo si pongono nelle ultime ore dopo la clamorosa espulsione rimediata contro il Genoa per una gomitata rifilata a Rosi e sanzionata con il Var. Ultimo episodio negativo di una lunga serie per il centrale che da quando è arrivato al Milan non è riuscito a confermare il rendimento delle stagioni in bianconero. Presto però la rotta potrebbe cambiare, parola del suo mental coach Alberto Ferrarini
Salvate il soldato Bonucci
Intervenuto in occasione della trasmissione Tutti convocati su Radio 24, Alberto Ferrarini ha fatto il punto sul momento del suo assistito. Il mental coach ha avuto un ruolo fondamentale nella carriera del difensore, soprattutto dal punto di vista dell'aumento della consapevolezza dei propri mezzi e della personalità. Due doti che finora quello che Ferrarini definisce come il "soldato Bonucci" non ha mai fatto vedere: "Per me è sempre stato il ‘soldato’ in primis di Antonio Conte, e poi è stato un soldato comunque della Juventus, un soldato, un uomo della triade in questo caso di Buffon, Barzagli e Chiellini. Leonardo è un giocatore che fondamentalmente, a differenza magari di altri, non è nato campione: è diventato un campione".

Le difficoltà del passato e l'importanza di Conte
E a proposito del passato e del feeling con l'ex allenatore Conte, Ferrarini torna sui momenti difficili del passato di Leonardo Bonucci, superati con grande forza di volontà: "Nel periodo peggiore della sua carriera è stato anche inquisito col Calcio scommesse ingiustamente, hanno cercato di sfondarlo. Alla fine ha vinto lui, è andato avanti, si è rifatto. Ha ripreso, ha fatto quel primo anno con la Juventus male, poi è arrivato Antonio Conte, panchina, è tornato a essere un grande giocatore grazie al suo allenatore che l'ha fatto diventare ciò che è".
Il mental coach di Bonucci: Leo ha toccato il fondo
Una volta toccato il fondo, con il colpo proibito rifilato a Rosi, Bonucci ha toccato il fondo. Ora, il capitano del Milan che avrebbe voluto anche rinunciare alla fascia, può solo risalire secondo Ferrarini: "Secondo me l'espulsione di ieri è un grande game over, come dire, la prima parentesi con il Milan, e adesso logicamente c'è la rinascita. Io penso che ci sarà una grande soddisfazione, lui ha una grande voglia di rivalsa. Abbiamo già deciso cosa dobbiamo fare, io sono felice, lui lo è più di me, e andiamo avanti cercando semplicemente di fare quello che abbiamo fatto: migliorarsi sempre di un millimetro e questo è il nostro obiettivo".
Bagno d'umiltà positivo per il difensore
E ora il numero 19 del Milan deve tornare a fare il soldato e giovare di questo bagno d'umiltà, mettendo da parte l'eccessivo entusiasmo per l'approdo al Milan: "Secondo me se Leonardo torna a fare il soldato penso che i milanisti avranno una grande e un'immensa soddisfazione perché lui è un accentratore di energia. Sarà un paradosso, ma quando è stato capitano alla Juventus non ha avuto delle grandi prestazioni. Lui deve fare Bonucci, punto. Questo bagno di umiltà gli ha fatto anche tanto bene, perché guardiamo quest'estate com'è stato accolto al Milan: queste cose qui comunque gli hanno spedito il suo ego al 50° piano di un grattacielo. Qui ha avuto una ridimensionata, secondo me è un qualche cosa che a lui tornerà molto, molto bene".
Bonucci e le differenze tra Juve e Milan
Ma cosa è cambiato nel trasferimento dal Milan alla Juventus per Bonucci? Ecco la risposta del mental coach: "Il Milan ha preso uno dei centrali più forti del mondo, ma alla Juventus era focalizzato su se stesso e non sugli altri, e questo deve tornare a farlo anche al Milan. Bonucci deve fare Bonucci, può dare un valore immenso al Milan, ma attraverso il lavoro e gli allenamenti. Leonardo è una persona dotata di molta intelligenza e sa di aver toccato il fondo: ora ripartirà più forte di prima. Andiamo avanti con il lavoro su di lui, tutta la fama avuta al Milan è stata bella, ma non gli ha fatto bene…".
La risposta via Twitter di Leonardo Bonucci
Qualche ora più tardi, è però arrivata la risposta dello stesso diretto interessato: squalificato per due turni dal giudice sportivo, dopo la gomitata nel match contro il Genoa. Attraverso il suo profilo Twitter, il capitano del Milan ha preso le distanze dalle affermazioni del suo mental coach: "Mi dissocio completamente da quanto è stato detto oggi da Alberto Ferrarini, che non corrisponde al mio pensiero".