Il Guardian premia Fabio Pisacane come “Calciatore dell’anno”

Fabio Pisacane non dimenticherà mai il 2016. Il difensore del Cagliari dopo le tante battaglie sui campi della C e della B, e dopo la guerra vinta contro una malattia per cui ha rischiato la paralisi, ha esordito in Serie A. Una storia che ha varcato i confini nazionali quella del calciatore trentenne che ha ricevuto nelle ultime ore, un a dir poco prestigioso riconoscimento. Il famoso quotidiano inglese “The Guardian” ha premiato Pisacane come “Calciatore dell’anno 2016”.
Il premio di "Calciatore dell'anno 2016"
Il terzino di Rastelli è il primo giocatore a ricevere questo trofeo come spiegato dallo stesso tabloid, che ha precisato le modalità dell’assegnazione dello stesso: "a un giocatore che ha fatto qualcosa di davvero notevole non solo nel superare le avversità ma anche per aver aiutato gli altri diventando un esempio con il suo comportamento e la sua onestà".
L'emozione e umiltà di Pisacane
E chi allora meglio di Pisacane che ha accolto la notizia con grandissimo stupore ed emozione facendo sfoggio ancora una volta della sua grandissima umiltà: "Devo dire onestamente che non ho fatto niente per diventare un esempio. Non fa parte del mio modo d'essere, sono un ragazzo semplice. Penso di avere un po' di umiltà e questa umiltà non mi fa pensare che gli altri possano considerarmi un esempio". Un riconoscimento che premia i tanti sacrifici da Pisacane che lo scorso 19 settembre si commosse davanti ai microfoni della stampa per aver coronato il sogno nel match tra il suo Cagliari e l’Atalanta di esordire in Serie A.
Prima il rischio paralisi e poi la denuncia di una combine
E pensare che l’ex Avellino ha persino rischiato di non poter più giocare a pallone quando a 14 anni dovette fronteggiare il rischio di una paralisi legata alla sindrome di Guillain-Barré. Un problema superato dal giocatore che si è rivelato un vero e proprio guerriero, sempre pronto a lottare in campo e fuori. Una lotta quella di Pisacane anche contro le scorrettezze e le irregolarità: nel 2012 infatti la Fifa gli conferì la nomina di ambasciatore per essersi rifiutato di partecipare a una ‘combine’, denunciando tutto. Non avrà i piedi e il talento di Ronaldo o Messi, ma Fabio Pisacane è senza dubbio un esempio e un campione a tutto tondo.