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Il grande flop della Spagna al Mondiale in Brasile

Il tiki taka non basta più, le Furie Rosse, detentrici della Coppa, umiliate ed eliminate dal Mondiale. In passato era successo a Brasile, Francia ed Italia.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La Spagna è fuori dal Mondiale: i campioni del Mondo (e d'Europa) in carica tornano a casa dopo appena due partite, concluse con delle clamorose quanto impreviste sconfitte. Pesante il 5-1 patito dall'Olanda, tragico il 2-0 subito dal Cile: contro l'Australia, la Spagna dovrà provare almeno a conquistare quei tre punti che gli eviterebbero la figuraccia clamorosa. Non è la prima volta che i campioni in carica incappano in una eliminazione alla fase a gironi. Se si esclude il Mondiale 1934, ad esempio, in cui l'Uruuguay campione in carica non partecipò (come altre squadre sudamericane), per vendicarsi della scarsa partecipazione delle europee al Mondiale precedente organizzato in casa, nelle prime edizioni non si registrano eventi clamorosi: nel 1938, l'Italia detentrice del titolo bissò il successo, ma già nel 1950 (nel mezzo, due mondiali non disputati nel '42 e nel '46 causa guerra), con l'Italia che era formalmente detentrice del titolo, gli Azzurri furono eliminati proprio alla fase a gironi. Nel '54, così come nel '58 e '62 non si verificarono eliminazioni clamorose, ma in compenso ad Inghilterra '66 il Brasile, che aveva vinto due mondiali di fila, fu eliminato nella fatidica fase a gironi, complici le clamorose sconfitte contro Ungheria e Portogallo.

Seguì un periodo di tranquillità: quasi sempre i campioni arrivarono tra le prime otto squadre del mondiale, che poi è il "minimo sindacale" previsto. Fino al 2002, quando la Francia, che quattro anni prima aveva vinto il Mondiale casalingo, fu eliminato dopo le sconfitte contro Senegal e Danimarca, intervallate dal pari a reti involate contro l'Uruguay. Nel 2010 stesso destino per l'Italia, che riuscì in un'autentica impresa: pareggiare per 1-1 con Paraguay e Nuova Zelanda, per poi incassare un 3-2 dallo Slovacchia che rispedì a casa gli Azzurri tra mille polemiche. E questa volta è toccata alla Spagna: negli ultimi quattro mondiali, insomma, per ben tre volte le detentrici del titolo sono uscite nella fase a gironi: se si tratta del segno di una competizione più equilibrata rispetto al passato oppure di una condizione fisica pessima di chi gioca quasi 60 partite a stagione con il proprio club, questo è da vedere.

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