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Il grande cuore di Mou: pomeriggio ‘speciale’ con un bimbo malato di cancro

Lloyd Burton ha 11 anni e un tumore al cervello ha segnato per sempre la sua vita. Tifoso dello Shrewsbury, ha incontrato José Mourinho prima della gara di Capital One Cup. Al manager portoghese ha regalato un quadro che aveva dipinto con una tecnica ‘speciale’…
A cura di Maurizio De Santis
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Un bellissimo gesto di solidarietà, calore umano, affetto. José Mourinho mette da parte l'aria da ‘duro che non deve chiedere mai', per un pomeriggio toglie la maschera dello ‘special one' che guida il Chelsea e lascia che a parlare siano il cuore e le emozioni. L'ex allenatore interista, prima dell'incontro di Capital One Cup contro lo Shrewsbury, ha incontrato un giovane tifoso della formazione di Lega Two e s'è commosso. Lloyd Burton, 11 anni, combatte la battaglia più importante della sua vita: ha undici anni, non è grande abbastanza ma ha già un enorme peso sull'anima da sostenere. Amava il calcio, sognava la Premier e i suoi campioni fino a quando, a maggio scorso, i medici non gli diagnosticarono un tumore al cervello. Il cancro ha spazzato via ogni cosa costringendolo al calvario di operazioni, chemioterapia e stare sulla sedia a rotelle. Laggiù, nel capoluogo della contea di Shropshire, non molto distante dal Galles, il manager del club Micky Mellon s'è preso cura di lui e quando parla del ragazzo – come racconta il Daily Mail – quasi gli brillano gli occhi: Lloyd è il più famoso sostenitore della squadra dopo essere comparso di recente accanto a David Beckham, in un programma di raccolta fondi per la lotta al cancro.

Un dono speciale. Molto più d'una visita di cortesia. José Mourinho ha trascorso qualche ora con il ragazzino, gli ha parlato e ha risposto alle sue domande. Lo ha abbracciato e posato accanto a lui per la foto di rito. A Lloyd, che aveva chiuso i sogni nel cassetto a doppia mandata, per un attimo è sembrato di poter vivere per davvero tutto ciò che aveva sempre desiderato. Al manager del Chelsea ha fatto un regalo speciale: un suo ritratto dipinto assieme ad alcuni bambini del centro medico presso il quale svolge le cure. Il tecnico portoghese ha sorriso, estratto il pennarello e firmato quel quadro che ha un valore simbolico inestimabile. Abbastanza da essere messo all'asta così da destinare i soldi ricavati dalla vendita per consentire al ragazzino di pagare spese e visite specialistiche per la grave condizione di salute in cui versa. Lloyd non potrà mai più camminare, per qualche ora però gli è sembrato di volare. E la sua anima era finalmente più leggera.

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