Il Golden Foot 2011 dovrebbe andare a Javier Zanetti: le indiscrezioni lo danno vincitore
Il Golden Foot è un premio internazionale alla carriera dei più grandi calciatori del panorama mondiale; il riconoscimento è destinato a quei calciatori che abbiano compiuto almeno 29 anni. Quest'anno sembra che il premio sarà consegnato allo storico capitano dell'Inter: Javier Zanetti.
Il trofeo viene assegnato ogni anno ad un giocatore in attività che, inserito in una rosa di 10 calciatori, viene votato dal pubblico che invia le proprie preferenze tramite un form via web ricercabile sul sito della manifestazione: Golden Foot 2011. I 10 candidati vengono selezionati da un'apposita giuria composta da giornalisti di ogni parte del mondo. Oltre a ricevere e ritirare il premio, i vincitori lasciano l'impronta dei propri piedi sulla Champions Promenade in stile hollywoodiano. Tra i 10 candidati di quest'anno vi sono 3 conoscenze della Serie A: l'interista Javier Zanetti, lo juventino Gigi Buffon e l'ex nerazzurro Samuel Eto'o.
E proprio lo storico capitano nerazzurro, secondo alcune indiscrezioni, sembra essere il vincitore dell'edizione di quest'anno. Se fosse così per Javier Zanetti sarebbe un trofeo vinto e guadagnato sul campo soprattutto per la dedizione e il forte legame con l'Inter squadra con cui ha stabilito un record di presenze davvero impressionante. Da poco, infatti, Zanetti ha festeggiato le 757 presenze in maglia nerazzurra (mai nessuno come lui all'Inter). L'argentino, oltre a Buffon ed Eto'o, sembra abbia battuto altri candidati illustri come gli spagnoli Carles Puyol, Iker Casillas, Raul Gonzalez Blanco e Xavi Hernandez; i britannici Ryan Giggs e David Beckham, oltre all'ivoriano del Chelsea Didier Drogba. Il premio, istituito nel 2003, ha visto la premiazione di tre italiani (Roberto Baggio nel 2003, Alessandro Del Piero nel 2007 e Francesco Totti nel 2010), tre brasiliani (Ronaldo nel 2006, Roberto Carlos nel 2008 e Ronaldinho nel 2009), oltre al ceco Pavel Nedved nel 2004 e all'ucraino ex Milan Andriy Shevchenko nel 2005.