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Il futuro di Mourinho: “Ho rifiutato quattro offerte, ma tornerò in giugno”

Ospite degli studi televisivi di beIn France, il tecnico portoghese ha parlato del suo ritorno in panchina: “Mi piace il lavoro quotidiano, competere in diverse competizioni, giocare. Voglio allenare un club e voglio trovarlo già questa estate. Il mio titolo migliore sarà il prossimo che vincerò”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo l'esonero dallo United, José Mourinho aspetta con calma la proposta giusta e si dedica al suo ruolo da opinionista televisivo. Il 56enne tecnico di Setubal, nelle ultime settimane accostato anche al Paris Saint-Germain, ha infatti parlato del suo futuro dagli studi di BeIN Sports France: "Non importa dove andrò, ma andrò in un posto dove potrò vincere – ha spiegato il tecnico – Sono passati due mesi e mezzo da quando non alleno e mi sto preparando per la prossima sfida".

Il futuro dello Special One

"Quando lavoriamo quotidianamente nel calcio, con sei conferenze stampa alla settimana, tre partite, sessioni video, analisi, problemi quotidiani, non abbiamo tempo per prenderci cura di noi stessi – ha aggiunto lo Special One – Mi piace il lavoro quotidiano, competere in diverse competizioni, giocare. Voglio allenare un club e voglio trovarlo già questa estate, nel mese di giugno. So esattamente cosa non voglio, quindi ho già rifiutato tre o quattro proposte. E so anche cosa voglio, non il nome del club, ma lo stile di lavoro, il carico di lavoro. So quello che voglio ed è quello che spero di ottenere".

L'esperienza al Real Madrid

Nella lunga intervista, l'ex manager del Manchester United ha anche parlato della sua esperienza al Real Madrid, e soprattutto di chi è arrivato dopo di lui: "Quando Ancelotti ha preso la squadra ha continuato a vincere. Se rimani in un club per tre anni senza lasciare niente dietro non hai fatto nulla – ha concluso MourinhoQuando rimani per tre anni in un club lasci qualcosa nella sua struttura interna, una filosofia, una conoscenza tattica. Ma poi ovviamente il merito è anche di chi viene dopo. Una filosofia del gioco d’azzardo senza vincere che senso ha? Il mio titolo migliore sarà il prossimo che vincerò".

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