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Nessuna cordata, il fallimento del Parma è ufficiale: emiliani nel baratro dei Dilettanti

Ora è ufficiale, il Parma è fallito e ripartirà tra i Dilettanti. Il ritiro della cordate di Giuseppe Corrado e Mike Piazza avevano già tolto ogni speranza di salvataggio del titolo sportivo e ripartire dalla B.
A cura di Maurizio De Santis
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Uno stillicidio scaduto alle 14 di oggi, lunedì 22 giugno, con il comunicato del club: "I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 14.00 di oggi 22 giugno 2015 non è pervenuta alcuna offerta per l’acquisto dell’azienda sportiva. Nelle prossime ore i curatori si riuniranno con il Comitato dei Creditori e il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato per le necessarie determinazioni in merito alla procedura fallimentare e all’esercizio provvisorio dell’impresa". Dopo il forfait della cordata capeggiata da Giuseppe Corrado, anche Mike Piazza e l'entourage di riferimento hanno abbandonato la trattativa per l'acquisizione del titolo sportivo del Parma. A poche ore dalla scadenza definitiva per presentare un'offerta (e rilevare il Parma anche a margine di trattativa privata) s'era già spalancato il baratro dei Dilettanti.

Il club finito nell'occhio del ciclone sotto la presidenza Ghirardi e poi arrivato nelle mani di Manenti era rimasto attaccato solo alla ‘macchina' legale. Quella odierna era la data ultima sancita per dare un futuro alla società emiliana, consentendole di ripartire dalla Serie B (categoria maturata sul campo in seguito alla retrocessione). E invece è stato come staccare la spina ponendo così fine all'accanimento terapeutico che dura da mesi. Da quando, nell'ottobre scorso, era ormai chiaro che i ducali si trovassero in bilico sul baratro del fallimento. A quanto ammonta il debito sportivo? Sulle casse esauste del Parma Calcio gravano debiti pari a 22.2 milioni di euro, stato passivo che dovrà essere coperto da chi eventualmente deciderà di prendere il timone dei ducali.

Cosa accadrà adesso che nessuna proposta tangibile è arrivata ai curatori? L'irreparabile… ovvero, il Parma colerà a picco tra i Dilettanti: pendenza massima, la sua scalata per tornare nel grande calcio ricomincerà dalla Serie D. I curatori fallimentari del club gialloblù, Angelo Anedda ed Alberto Guiotto, avevano stabilito il termine ultimo per la presentazione delle offerte: "Il termine – come si legge in una nota – è per lunedì". Già perché proprio oggi si conclude anche l'amministrazione provvisoria e da parte del Tribunale non sembra ci siano le condizioni per concedere un'ulteriore proroga. "Nel pomeriggio della stessa giornata – scrivono i due curatori fallimentari – si incontreranno con il comitato dei Creditori e con il giudice delegato Pietro Rogato al fine di prendere ogni opportuna decisione in merito al futuro della squadra crociata".

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