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Simone Farina dribbla la corruzione del calcioscommesse

Grazie alla denuncia del giocatore del Gubbio, Simone Farina, si è aperto il secondo filone dell’inchiesta ‘Last Bet’ che ha prodotto già 17 arresti e bloccato un’organizzazione transnazionale di scommesse illegali.
A cura di Alessio Pediglieri
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Calcio scommesse, conferenza stampa dopo gli arresti di Doni e altri calciatori

Il calcio da sempre vive e si nutre di personaggi che ne delineano i tratti lungo la storia. Campioni, fenomeni, miti del pallone e – in piena contrapposizione – meteore, delusioni, buchi nell'acqua. E soprattutto nei momenti più difficili da affrontare, aumenta il bisogno di punti di riferimento saldi, cui aggrapparsi per non perdersi del tutto. Come quando scoppiano scandali che coinvolgono direttamente il calcio.
E' successo a Calciopoli dove la condanna collettiva verso Luciano Moggi prima, la Triade poi e la Juventus alla fine, ha saziato la fame di ‘giustizia' di chi da sempre sospettava di congiure del Palazzo nei confronti della propria squadra. Si è ripetuto puntualmente con lo scandalo scommesse illegali dell'ultima inchiesta, "Last Bet" dove l'eroe di giornata è stato celebrato in Simone Farina, un ragazzo fino ad oggi sconosciuto, anonimo esterno difensivo sinistro del Gubbio di Gigi Simoni.

farina scommesse

Da sempre, tutto nasce da un ‘pentito'

"E' un ragazzo normale con principi saldi. Ciò che ha fatto dovrebbe essere la normalità non l'eccezione". Le parole sono quelle del presidente della squadra umbra e ciò che ha fatto Farina è stato denunciare un tentativo di illecito in una gara di Coppa Italia che si disputava tra il Gubbio stesso e il Cesena. Per lui, come per altri tre suoi altri compagni di squadra, tra cui il portiere, erano pronti 50 mila euro in contanti a fine gara se tutto fosse andato come stabilito.
E invece, Farina ha raccontato tutto al proprio direttore sportivo, al proprio capitano e alla dirigenza che hanno poi confermato la vicenda alla procura generale di Cremona facendo riesplodere in tutto il suo marciume lo scandalo delle scommesse col nuovo filone dell’inchiesta “Last Bet”.
Era già accaduto in passato: nel 1980, al tempo del primo clamoroso caso di totonero, fu la denuncia di un fruttivendolo, Massimo Cruciani, a dare alla luce un giro di corruzione che portò a pene esemplari. Stessa cosa accadde anche lo scorso luglio quando la prima parte di ‘Last Bet' venne scoperta grazie al direttore generale della Cremonese, Sandro Turotti che denunciò l'episodio del sonnifero ai propri giocatori.
Oggi, copione identico: Simone Farina davanti alla proposta di corruzione, denuncia il tutto.
E la bolla riesplode.

Eroi per caso

I più maligni avranno pensato che se tutti abbiamo un prezzo, quello di Farina non era certo 50 mila euro, il guadagno di

“ Ho semplicemente fatto il mio dovere ”
Simone Farina
un anno al Gubbio. Solo un errore di valutazione sul prezzo da pagare è stato la leva che ha sollevato il polverone. Nessun atto d'onore, nessun ‘Don Chisciotte‘ moderno. Simone Farina, 29 anni, sposato  e padre di due bambini, ha semplicemente ritenuto inadatta la richiesta. O forse, dopo una carriera vissuta ai margini di periferia, proprio nel momento in cui si è pian piano trasformato in giocatore importante per il Gubbio trascinandolo dalla Lega pro alla B, non ha voluto sciupare tutto, cedendo alla tentazione di un facile guadagno e restando fermo ai propri principi morali.
Più avanti andrà anche a testimoniare, nel frattempo è servito a riaprire il fascicolo dell'inchiesta e a portare a 17 arresti e ai primi interrogatori e a rei confessi che stanno aiutando gli inquirenti a far luce, forse, definitiva per debellare l'organizzazione criminosa.
Nessuno saprà mai la verità che ha spinto Farina a denunciare il misfatto ma, in questo momento, conta poco. Ciò che conta non sono le motivazioni, quanto il gesto in sè. Importante e delicato, tanto che lo stesso Farina si è detto turbato e preoccupato per eventuali ritorsioni. Come accade agli eroi.

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