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Il dopo-Stramaccioni adesso porta il nome di Mihajlovic o di Donadoni

Stramaccioni sembra essere giunto al capolinea della sua avventura nerazzurra. Ultima fermata, la sfida di mercoledi contro la Roma per giocarsi un posto in finale di Coppa Italia. Dopo la suggestione Mourinho e il tentativo su Mazzarri, adesso si parla di Mihajlovic e di Donadoni.
A cura di Alessio Pediglieri
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stramaccioni inter

Dopo l'ultimo ko di Trieste contro il Cagliari è ripartito il toto-allenatore in casa Inter. Andrea Stramaccioni è di nuovo in bilico ma mai come questa volta le sorti del tecnico romano sembrano essere quasi scritte. Tutto dipenderà da mercoledì sera quando a San Siro arriverà la Roma per giocarsi il ritorno della semifinale di Coppa Italia. In caso di eliminazione, molto probabilmente, per Stramaccioni vorrà dire esonero o, almeno, la conferma che il prossimo anno non sarà più lui a sedersi sulla panchina nerazzurra. Le alternative? Dopo i tentativi di contattare Mazzarri, oggi molto più vicino al rinnovo con il Napoli, i nomi caldissimi sono quelli di Donadoni che ha rinnovato a Parma e di Mihajlovic, ct della Serbia.

Sfortuna, infortuni, mercato discutibile, arbitri contro, rigori negati e rigori concessi agli avversari con una leggerezza quasi sospetta. Tutto vero, ma c'è anche da sottolineare altri dati inconfutabili. L'Inter ha la settima peggiore difesa della serie A, malgrado abbia in porta Samir Handanovic uno tra i portieri migliori d'Europa e ha inanellato 12 sconfitte stagionali, cinque nelle ultime sei partite, di cui tre consecutive. Un disastro completo, figlio anche di scelte – seppur condizionate – non sempre vincenti da parte del giovane tecnico che appare aver perso la bussola dall'inizio del 2013. Così, come più volte è capitato in stagione, Stramaccioni è tornato al centro del mercato e il popolo nerazzurro si chiede se la sua guida tecnica sia quella giusta per poter portare avanti un progetto tanto difficile quanto ambizioso fatto di giovani, contenimento economico e obiettivi sportivi da raggiungere subito. Oggi che la Champions è una chimera e anche l'Europa League sembra un sogno, davanti all'ultima possibilità della sfida contro la Roma, si sfoglia la margherita dei papabili sostituti. Si era parlato di Mourinho, più per soddisfare le fantasie dei tifosi della Beneamata più che per reali possibilità di riportare lo Special One sotto la Madunina. Poi, si erano puntati i riflettori su Walter Mazzarri che aveva mostrato desideri di lasciare a fine anno il Napoli, ma anche l'allenatore livornese adesso sta lavorando al proprio rinnovo contrattuale sotto il Vesuvio. Così si è arrivati ad alternative più concrete: Sinisa Mihajlovic e Roberto Donadoni. Il serbo sarebbe pronto a lasciare tutto e arrivare a Milano al primo cenno del presidente Moratti, mentre per l'attuale tecnico del Parma  bisognerebbe confrontarsi con il presidente Ghirardi, non più tardi dell'ultima riunione di Lega, si era espresso abbastanza chiaramente:

Si parla più di Doandoni che del Parma e questo mi dà fastidio. Ha detto che rimarrà con noi ed è contento. Lo confermo anch’io, perché siamo contenti anche noi di lui. Donadoni è una persona aperta al dialogo e si esprime con sincerità con i propri interlocutori. Ecco perché, a volte, quando gli viene manifestato il gradimento di qualche grande nei suoi confronti, lui argomenta e si apre.

Adesso, palla a Moratti.

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