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Il discorso motivazionale del capo ultrà “Vincete per la figa” e la Samp torna al successo

Alla vigilia del match contro il Frosinone, il tifo blucerchiato si è presentato a Bogliasco per parlare con la squadra. Un discorso chiaro, diretto, colorito da espressioni che hanno però sortito l’effetto desiderato: 2-0 ai ciociari e il ritorno alla vittoria che mancava dal derby del 5 gennaio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tempi duri in casa Sampdoria. La squadra non riesce a ritrovarsi, la classifica è di quelle che preoccupano seriamente e soprattutto l'ambiente sembra oramai essersi rassegnato a vivere domenica dopo domenica il risultato che arriverà sul campo, senza motivazioni né convinzione dei propri mezzi. Un clima che però non va giù alla parte più accesa della tifoseria blucerchiata, la Curva, formata da ultrà che non ci stanno nel vedere la squadra ai bordi della zona retrocessione con una rosa, un allenatore e un progetto tecnico sulla carta da ambizioni ben più alte. E così, all'arrivo dei giocatori e dell'allenatore sul campo di allenamento, una nutrita schiera di supporters doriani si sono presentati sulle tribune e hanno invitato il gruppo ad ascoltare la voce ultrà, con il capo curva che ha espresso il pensiero dei tifosi.

Un discorso ‘motivazionale' che sta già facendo il giro del web, rivolto ai giocatori e che è stato fatto alla vigilia della partita contro il frosinone. Per scuoterli, motivarli, in un monito che – per una volta –  si discosta dai soliti faccia a faccia ultrà-calciatori che troppo spesso sfocia in minacce più o meno velate, insulti e ricatti. La curva blucerchiata ha lasciato parlare il proprio capo il cui discorso è andato dritto al punto della questione: chi non se la sente si tiri indietro, chi scende in campo giochi per vincere.

In una cornice di parole ed espressioni colorita ma che rappresenta anche la parte verace, spontanea di chi ad ogni gara si presenta allo stadio tifando (e soffrendo) per i propri colori. Una ramanzina che poi si conclude con un applauso generale e i soliti cori di incitamento mentre i giocatori, sempre a testa bassa, ritornano ad allenarsi. Ma le parole del capo ultrà hanno avuto effetto: il giorno dopo la Samp ha steso il Frosinone con gol di Fernando e Quagliarella, il discorso ha funzionato e probabilmente anche le motivazioni suggerite per vincere…

Siamo la gente della Sampdoria. Siamo venuti in tanti, nonostante la pioggia, nonostante tutto e domani saremo ancora di più. Ma vogliamo dirvi solamente due cose. Due cose importanti perché noi ancora non abbiamo capito quale sia per voi la differenza tra giocare bene e giocare male. Non l'abbiamo capito, io ci rinunciamo perché siamo tifosi e facciamo i tifosi, siamo semplici tifosi di calcio e della Sampdoria. Due cose però siamo venuti a dirvi: la prima è che chi non se la sente da domani alza la mano esce e non gioca.  Per favore, ve lo chiediamo per favore: chi non se la sente sia uomo almeno in questo. Perché da domani noi ci possiamo più permetterci di sbagliare. Voi non potete più permettervi di sbagliare.
E la seconda cosa che siamo venuti a dirvi oggi, ed è l'ultima cosa è: vincete! Vincete, vincete! Una cosa dovete fare domani, vincere! Vincete per la figa, non ce ne frega un cazzo, vincete per farvi il selfie, basta che vincete! Forza ragazzi, non ci saremo, noi ci saremo!

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