Il Diavolo si fa un regalo: la rivincita in Coppa Italia contro la Juventus

Una festa da urlo – Anche se la sua amata "fiaschetteria" è stata convertita da tempo in un'Inter Store (sgarbo inaccettabile), Herbert Kilpin, dall'alto della sua postazione, avrà sicuramente sorriso al primo regalo (del destino) ricevuto ieri sera dal suo amato Milan che, battendo la Reggina, si è regalato la sfida del 9 Gennaio contro la Juventus. Che potesse arrivare il primo "cadeux", lo si sapeva. Che arrivasse così bello e "importante", nessuno poteva invece immaginarselo. Si respira un clima di festa in casa Milan e non è per l'imminente Natale e per i relativi doni che "Babbo Silvio" dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) portare a Massimiliano Allegri, alla riapertura del mercato invernale. Stiamo parlando dei festeggiamenti per il compleanno del Diavolo: una tre giorni di festa che avrà il suo "clou" nel pomeriggio di domenica con l'invitato abruzzese di turno. Sono passati, infatti, 113 anni da quel lontano 1899, quando il buon Kilpin ebbe la geniale idea di dare alla luce il Milan Cricket and Football Club. Una storia centenaria, fatta di alti e bassi, che nel corso del weekend verrà ricordata con diversi eventi speciali.
Via alle danze – La prima iniziativa del club di Via Turati, ha coinciso proprio con l'incontro di Tim Cup di ieri sera. Per la gara valida per gli ottavi di finale, infatti, il Milan aveva messo in vendita biglietti con prezzi popolari per tutti i settori dello stadio e, agli abbonati, aveva riservato l'ingresso gratuito. Un modo "gentile" per avvicinare i tifosi al festeggiato, per prepararli al weekend di festa e per farli assistere all'arrivo del primo dono portato, dalla lontana Calabria, da tre Re Magi milanisti: Yepes, Niang e Pazzini. E' durata, infatti, solo 45 minuti la resistenza della Reggina agli attacchi dell'undici di Allegri. Serata difficile quella della difesa di Dionigi: un primo tempo in apnea, a protezione del bravo Facchin, prima di cedere nella ripresa sotto i colpi di un Milan leggermente più invogliato dal clima di festa. Come già scritto, l'occasione è stata propizia per rivedere in campo alcuni giocatori della rosa rossonera e, soprattutto, per conoscere da vicino Mbaye Niang: fin quì, oggetto misterioso dell'ultima campagna acquisti. Il gol con cui Niang ha bagnato l'effettivo esordio in prima squadra, è un buon "jolly" da giocare subito dopo le feste natalizie: quando il campionato ripartirà e, con lui, anche la Coppa Italia che, finalmente, entrerà nel vivo con partite più importanti.
Il salotto torinese e l'accoglienza del "Conte" – Atteso dal suo illustre e scudettato collega, Massimiliano Allegri ha salutato il passaggio del turno con "puntigliosa" felicità e moderazione: "Non abbiamo giocato un buon primo tempo a livello tecnico, eravamo molto compassati. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio". Un'incipit classico del tecnico toscano, ormai mandato a memoria dai vari cronisti che popolano la "pancia" dello stadio milanese. Una dichiarazione che, nonostante le smentite del diretto interessato, potrebbe nascondere la forte voglia di tornare a Torino e vendicarsi di tutto ciò che successe lo scorso anno. "La Juventus? Ora pensiamo al Pescara, e' la cosa piu' importante. Dobbiamo vincere per poter recuperare i punti persi all'inizio", ha concluso Allegri davanti a taccuini e microfoni. Come dargli torto? Non fa una piega il "Max pensiero": il Milan deve rifarsi del brutto inizio di campionato, battere un Pescara rigenerato ed onorare al meglio i suoi 113 anni. A cominciare da questa sera, quando tutta la rosa milanista si ritroverà alla Triennale di Milano per il consueto cocktail natalizio, per la presentazione di "Seconda pelle", un libro dedicato alla storia del Milan , e per tagliare ufficialmente il nastro della mostra di 46 opere tutte, rigorosamente, "red and black": due colori che a "papà" Kilpin piacevano da morire!