Il derby di Palacio: ex Genoa, sogna la Champions con l’Inter
E' come un derby. Palacio – ex Genoa – vive così la sfida dell'Inter a Marassi, nel recupero della 29/a giornata di campionato. Serve far punti, perché l'accesso alla Champions non resti un miraggio. "Non possiamo più perdere punti. Sto segnando con continuità ma non sono del tutto contento perché la squadra non sta bene. Sappiamo che nelle ultime due gare abbiamo giocato molto bene: con il Tottenham e anche contro la Juventus, abbiamo giocato bene in attacco e abbiamo creato tante occasioni da gol. Dobbiamo continuare così perché così sicuramente vinceremo, faremo di tutto per portare a Milano i tre punti". Gruppo compatto intorno al tecnico, si pensa solo a racimolar punti per il terzo posto. "Siamo sempre stati vicini all'allenatore, penso che lui sia una brava persona, un grande allenatore, giovane, sta facendo bene molto bene. Sicuramente dobbiamo vincere contro Samp e Atalanta, così stiamo meglio e dobbiamo recuperare quello che abbiamo perso".
Inevitabile il riferimento a Milito, la cui assenza grava sull'attacco nerazzurro.
Penso che l'infortunio di Diego sia stato brutto per la squadra perché lui è un giocatore molto importante, che fa la differenza. Dopo penso che non abbiamo giocato bene, la squadra ha fatto tante partite giocando male, così è difficile arrivare alla Champions. Contro le grandi abbiamo giocato sempre meglio e abbiamo vinto tante partite importanti, perdendo tante partite che non si potevano perdere.
Di fonte avrà Icardi, il giovane talento argentino col quale potrebbe far coppia all'Inter dall'anno prossimo.
E' un giocatore molto forte che sta iniziando a giocare e lo sta facendo bene, ma non possiamo pensare al prossimo anno, dobbiamo pensare a quello che manca nel campionato e di fare il meglio per l'Inter. E' importante la Coppa Italia come il terzo posto, noi crediamo che possiamo arrivare alla Champions, adesso siamo un po' lontani in classifica, ma mancano 8 partite e se ne vinciamo 6 o 7 possiamo andare tranquillamente.
