Il ct della Croazia Dalic sta con Modric e attacca Cristiano Ronaldo: “E’ un egoista”
Modric o Ronaldo, Ronaldo o Modric. L'assegnazione al croato del premio Uefa per il miglior giocatore della scorsa Champions, con tanto di assenza stizzita del neojuventino alla cerimonia di Montecarlo ha fatto discutere quasi più dell'esito del sorteggio. Se i bianconeri e l'entourage di CR7 hanno criticato e non poco i 55 giornalisti che hanno scelto di premiare il centrocampista, a prendere le sue difese oltre a Sergio Ramos, ci ha pensato il Ct della Croazia Dalic.
Premio Uefa a Modric, Dalic attacca Cristiano Ronaldo
Il selezionatore della squadra classificatasi come seconda all'ultimo Mondiale, che ha visto Modric premiato come miglior giocatore, ha difeso a spada tratta il suo gioiello. Il tutto riservando parole tutt'altro che tenere a Cristiano Ronaldo. Queste le parole di Dalic ai microfoni di Sportske Novosti: "L’assenza di Cristiano Ronaldo alla cerimonia UEFA e tutti quei commenti sul fatto che il premio l’abbia vinto Luka? Non vale neanche la pena che io ne parli. E tutto ciò dimostra soltanto quello che dico da tempo: Ronaldo è un egoista e non lo vorrei mai nella mia squadra. È quel tipo di giocatore che pensa solamente che ‘non importa se perdiamo, l’importante è che io segni un gol'".
Dalic e il retroscena su Mandzukic e l'addio alla Croazia
Parole destinate a far rumore quelle di Dalic, che sicuramente non saranno gradite non solo a Cristiano Ronaldo ma anche alla Juventus. E a proposito di Juventus, il ct della Croazia ha parlato anche di un altro bianconero, il suo pupillo Mario Mandzukic. Per il centravanti che ha deciso di dire addio alla sua rappresentativa, parole diametralmente opposte a quelle su Ronaldo: "Una sera Mandzukic mi ha chiamato e abbiamo parlato del più e del meno per un bel po’. Poi la mattina dopo mi ha chiamato di nuovo. Quindi ho pensato ‘ma perché mi chiama di nuovo se ci siamo sentiti ieri?'. E mi ha annunciato la sua decisioni di lasciare la nazionale. Ve lo immaginate? Un combattente, un guerriero come lui, che non aveva la forza di dirmi che non avrebbe più giocato con la Croazia. Pensate quanto possa essere stato difficile per lui…"