Il crollo di Inter e Milan: il calcio milanese è in crisi. Mai così male da 90 anni ad oggi

Dal 2004 ad oggi Inter e Milan vincevano tutto ciò che si poteva vincere ma oggi sono in ginocchio in campionato e balbettano fortemente in Champions League. Un'involuzione preoccupante non solo per le due compagini meneghine ma anche per il nostro calcio a livello internazionale, da sempre rappresentato anche dai colori rossoneroazzurri. Certo, a parlare di flop è presto, ci sono solo 5 giornate giocate e la stagione è lunghissima e la pausa di quindici giorni dovuta al doppio impegno della Nazionale di Prandelli torna opportuno per i due allenatori per ricostruire ciò che si è rotto o semplicemente inceppato. Sia Inter che Milan sono avvezzi a periodi negativi, il titolo – Juventus e Napoli permettendo visto che sono le ‘big‘ più in forma e costanti nei risultati e nel gioco – è ancora a portata di mano, altre rincorse anche negli anni passati sono state fatte e, a volte, giunte a buon fine. Però i numeri del crollo della Milano calcistica è sotto gli occhi di tutti e le sconfitte dell'Inter con il Napoli 0-3 e del Milan con la Juventus 2-0 hanno lanciato un fortissimo segnale d'allarme.

Chi poco spende, poco vince
Il primo dato, forse in controtendenza visto che si potrebbe anche elogiare chi, per una volta (soprattutto in casa Moratti), ha puntato ad un calciomercato votato al risparmio e alla morigeratezza dopo decenni di spese e acquisti folli. Invece, di fronte alla classifica attuale e ai risultati acquisiti, bisogna dare ragione a chi nell'ultimo mercato estivo ha dato fondo ai propri soldi spendendo tantissimo. La Juventus capolista, ad esempio, sta già raccogliendo i frutti di una campagna acquisti faraonica: 81 milioni di euro spesi, contro i 9.5 incassati per un ‘rosso' di mercato pari a 71,5 milioni di euro. Stesso dicasi per il Napoli di De Laurentiis che non è stato a guardare in estate: 53,6 milioni spesi, solamente 13,8 incassati per un passivo di mercato pari a 39,8 milioni di euro. Con loro, anche la rinata Roma di Luis Enrique che a fronte di una spesa di 74 milioni di euro ne ha incassati solamente 25,6 per un segno meno pari a 48,4 milioni. E poi ancora la Lazio: 23,5 milioni spesi. 17,5 incassati (-6). E l'Inter e il Milan? Un mercato da "poveri": i nerazzurri hanno speso 37,3 milioni incassandone 35,5 (-1,8) mentre i rossoneri sono stati ancor più parsimoniosi: 9,3 milioni spesi, 3,6 incassati e -5,7 nel bilancio di mercato.

Due rose di ultra trentenni e progetti che languono
Il secondo dato, ancor più preoccupante, è il mancato turnover non in campo ma nella rosa. Insomma, Milan e Inter si riscoprono (ma non era un mistero di Fatima) tra le più vecchie squadre di Italia e d'Europa. Una media età preoccupante perchè significa che negli ultimi anni – malgrado le vittorie dessero ragione – nessun dirigente si è preoccupato a creare un giusto mix tra vecchie e nuove glorie. In questo senso, l'Inter con una media di 28,2 anni e il Milan con la più alta in assoluto di 29,6 possono mettere in difficoltà le due società non soltanto per questa stagione ma anche per le successive dove non si intravede un progetto a lunga scadenza. Fiorentina, Palermo, Udinese, Cagliari veleggiano con una media da Under20, tra 24,1 a 24,8. Poi spiccano le rose giovani del Lecce (25,3), del Bologna (25,5) e quelle più mature ma non ‘anziane' della Juventus (27,3) della Lazio (27,7) e della Roma (27 anni di media). Dati inequivocabili dove nella rosa dell'Inter ci sono 12 over 30 di cui ben nove titolari; il Milan non sta certo meglio, con 13 ultratrentenni di cui sette nella formazione titolare.

Campioni d'Italia e Campioni del Mondo. Solo sulla carta
Il terzo dato arriva dalle partite in campionato. L'Inter non ha mai vinto e mai segnato a San Siro fra campionato e Champions League da inizio stagione. Il Milan ha preso 3 gol dal Napoli e 2 dalla Juventus venendo battuto sul piano del gioco al San Paolo e a Torino. La squadra di Allegri lo scorso anno subì 24 gol in 38 incontri (con una media di 0,63 reti ogni 90 minuti) ma adesso è già a quota 8 reti subite in cinque incontri (1,6 gol a partita). L'Inter, campione del Mondo in carica, ha sei punti in meno di un anno fa, il Milan, campione d'Italia in carica, è a -3 rispetto all'anno scorso quando iniziò comunque non proprio benissimo un campionato che poi vinse. oltre ai numeri negativi, ad accomunare Inter e Milan sono anche gli infortuni che hanno falcidiato le due rose: Thiago Motta, Maicon, Viviano, Stankovic, Sneijder e poi ancora Pato, Ambrosini, Boateng, Robinho, Mexes hanno messo in difficoltà le scelte in campo di allegri e di Ranieri (prima, di Gasperini) dimostrando che le rose a propria disposizione non sono forse eccelse in qualità. Anche l'inserimento dei giocatori nuovi, ha caratterizzato il cammino negativo delle due milanesi: Alvarez, Castaignos e Zarate sulla sponda nerazzurra non si sono ancora integrati senza dimostrare alcunchè; così come Aquilani, Nocerino, Taiwo e Mexes che tra infortuni e errori macroscopici stentano a mettere in luce le proprie doti a favore della causa rossonera.
Per non parlare che sia Inter che Milan si sono indebolite rispetto ad un anno fa. Due nomi su tutti? Andrea Pirlo e Samuel Eto'o. Bastano?