Il Como rischia il fallimento, la moglie di Essien non ha pagato

Lo scorso marzo la signora Puni Essien, moglie dell’ex centrocampista di Chelsea e Milan, aveva deciso di salvare dal fallimento il Como ed aveva promesso il rilancio per il club lariano, che la Serie A l’ha conosciuta molto bene, soprattutto durante gli anni Ottanta. Qualcosa però non è andato per il verso giusto e il sogno di un ritorno nel calcio conta è pressoché svanito. Nemmeno dopo l’ultimo giorno utile per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro sono arrivati alla Federazione i bonifici per pagare gli stipendi e i soldi necessari per l’iscrizione stessa.

‘Il Corriere di Como’ ha svelato che l’amministratore delegato del club Ariella Casmiri ha atteso a lungo in questi giorni il bonifico di Akosua Puni Essien in una banca di Milano, ma i soldi non sono arrivati. In pochi pensano che possano arrivare nelle prossime ore. In realtà essendo i termini scaduti mercoledì scorso l’eventuale bonifico della Essien permetterebbe solo di intraprendere una battaglia legale con gli organi di giustizia sportiva.

Senza questo bonifico e senza l’iscrizione il Como potrebbe essere cancellato dal calcio professionistico. Se così sarà bisognerà poi capire da dove ripartirà il club e soprattutto con quale proprietà, considerato che all’asta dello scorso marzo l’unica offerta pervenuta era proprio quella moglie del giocatore ghanese, che alla quarta asta sborsando 237.000 euro si era accaparrata il Como. Dopo quel momento di gioia per la vittoria dell’asta la nuova proprietà emise un comunicato in cui diceva di puntare alla Serie B, che oggi fa disperare ancora di più tutto l’ambiente comasco:

La signora Puni Essien e il suo team sono onorati di essere qui e di entrare a far parte di un club che vanta 110 anni di storia. É inoltre fermo impegno della proprietà creare le condizioni per portare il FC Como in Serie B al più presto e per sviluppare al meglio delle loro possibilità i giovani talenti al suo interno.