Il Cholo imbriglia il Barça, Suarez risponde a Saul: a Madrid finisce 1-1
L’Atletico Madrid del Cholo Simeone mette fine alla lunga striscia vincente del Barcellona che aveva vinto le prime 7 gare della Liga. Al Wanda Metropolitano i colchoneros impattano 1-1 con i blaugrana in quello che è stato il primo scontro diretto della nuova stagione del massimo campionato spagnolo in una gara che ha regalato moltissime emozioni. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio quali sono stati le 5 situazioni tattiche, ma non solo, che hanno deciso la gara tra l’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone e il Barcellona di Ernesto Valverde.
Il Barça a specchio con il Cholo
È da un decennio che siamo abituati a vedere il Barcellona con un pacchetto offensivo formato da tre punte, eppure nel primo vero big match di questa Liga 2017/18 Ernesto Valverde decide di schierarsi a specchio con l’Atletico Madrid del Cholo Simeone. Un 4-4-2 non con due ali pure ma con Andreas Iniesta e il portoghese André Gomes sacrificati rispettivamente sulla fascia sinistra e su quella destra. L’idea dunque è quella di non concedere ai Colchoneros la superiorità numerica sugli esterni, ma la scelta sembra addirittura essere stata controproducente per i catalani.
La lentezza della manovra blaugrana
Pronti, via e il nuovo modulo blaugrana sorprende l’Atletico e prima con Lionel Messi e poi con Luis Suarez gli uomini di Valverde vanno vicini alla rete, ma una volta prese le misure i madrileni riescono a rallentare la manovra blaugrana, chiudendo gli spazi tra le linee con la solita “garra” e il solito “pressing ragionato”, marchio di fabbrica della compagine guidata da Diego Simeone. Il giro palla del Barcellona diventa lento e prevedibile con i due “registi esterni” Iniesta e André Gomes costretti quasi sempre alla giocata in orizzontale. La luce si accende solo quando il talento argentino arretra per provare ad incunearsi palla al piede tra la affollata difesa dei padroni di casa e quando la Pulce ha l’occasione di calciare indisturbato (come nel caso del palo colpito da calcio piazzato).
L’Atletico sfrutta gli spazi e la serata no di Piqué
Il nuovo modulo del Barça, con soli due centrocampisti a presidiare la mediana, lascia però ampi spazi nella zona centrale del campo dove gli uomini del Cholo si inseriscono continuamente. E complice la non grande serata di un fischiatissimo Gerard Piqué più volte Antoine Griezmann riesce a trovarsi a tu per tu con Marc-André Ter Stegen, bravissimo a negargli il vantaggio in due occasioni. Il gol per i Colchoneros arriva proprio sfruttando quello spazio ma a realizzarlo è Saul Niguez con la solita pregevole conclusione dal limite dell’area, questa volta con il destro che dovrebbe essere il suo “piede debole”.
Il “solito” Atletico del Cholo
Diego Simeone, che contro il Barcellona in campionato non ha mai vinto, invece non snatura il proprio gioco al cospetto della capolista. Baricentro basso, densità al centro dell’area, pressione ragionata, recupero palla e ripartenza immediata affidandosi alla velocità di Griezmann, Correa e Ferreira Carrasco con Saul Niguez a fare da pendolo per tutto il campo. E sono proprio questi gli elementi chiave con i quali il Cholo ha messo in difficoltà i catalani che, dopo le brutte sconfitte contro il Real nella Supercopa di agosto, fino ad ora in stagione non avevano conosciuto altro risultato diverso dalla vittoria.
Poca spinta sulle fasce: Sergi Roberto cambia il match
Jordi Alba e Semedo, i terzini scelti da Valverde per contrastare le forti ali dei Colchoneros, nelle intenzioni del tecnico blaugrana dovevano essere le spine nel fianco per allargare la difesa dell’Atletico, e invece non hanno messo in campo una grande prestazione. Lo spagnolo spesso preso d’infilata dai contropiedisti in maglia biancorossa non è riuscito a dare il solito contributo in fase offensiva risultando stanco e spesso troppo lezioso. Sulla corsia opposta invece il portoghese. Non è un caso che il gol del pareggio di Luis Suarez arrivi da un ottimo cross di Sergi Roberto entrato nella ripresa proprio al posto di Semedo.