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Sfatato il gol-fantasma in Juve-Parma: e la Federcalcio si gode gli arbitri di linea

Il dado è tratto: palloni con il microchip, ‘occhi di falco’ elettronici, arbitri di linea da oggi sono una realtà. Ogni Federazione potrà adottare qualsiasi sistema tecnologico o soluzione approvate dalla FIFA. Basti che si scacci definitivamente il dubbio e i gol-fantasma diventino un ricordo. Com’è già capitato in Juventus-Parma.
A cura di Alessio Pediglieri
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gol fantasma arbitri di linea

Mai come in questa ultima stagione appena conclusa, il calcio ha avuto necessità di un appoggio tecnologico: fuorigioco, azioni dubbie, gol-fantasma.
Sia a livello nazionale che nel panorama internazionale si sono verificate situazioni controversie che hanno scatenato polemiche al limite del paradosso.
In Italia tra Juventus e Milan si è andati avanti per mesi a causa di reti non viste, confessioni tardive, foto pubblicate su siti ufficiali e salvate sui telefonini.
Anche sul piano internazionale non è andata meglio con Euro 2012 che ha vissuto il suo gol-fantasma, con polemiche annesse.
Tanto che, dopo anni di resistenza e rifiuto, alla fine si è accettato di inserire un aiuto tecnologico durante le gare di calcio.
Con qualche ‘distinguo', come in Italia dove agli ‘occhi di falco' si è optato per quelli dei giudici di porta.
E a guardare quanto è accaduto alla prima in Serie A, si può dar ragione a questa scelta: nel match Juventus-Parma 2-0 proprio il giudice ‘di linea' si è preso la responsabilità di convalidare (giustamente) la rete di Pirlo su punizione cancellando immediatamente polemiche e ombre di nuovi gol-fantasma.

L'Italia resta in porta – L'International Football Association Board (IFAB) ha deciso a fine campionato scorso di porre fine agli episodi contestati nel calcio facendo scendere in campo la tecnologia grazie ai due sistemi, il "GoalRef" e l'"Hawk-Eye" o permettendo l'utilizzo in campo di altri due arbitri in aggiunta alla già ben fornita quaterna. Proprio in Serie A, per il momento, ci si dovrà accontentare di questa seconda scelta e si dovrà ancora attendere per la sperimentazione veramente tecnologica.
Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, ha confermato il tutto: "Non è possibile adottarla da subito, dovrà passare il tempo necessario affinché il sistema sia sperimentato a dovere".
Vedere gli arbitri di porta, dunque è una delle principali novità della stagione calcistica italiana 2012-2013.
"Partiremo con i cinque arbitri in occasione della Supercoppa a Pechino – aveva detto Nicchi, debutto avenuto senza impedimenti anche se la direzione arbitrale nomn fu positiva subendo feroci accuse da parte di un Napoli sconfitto e che rivendicava episodi sfavorevoli determinanti. "Per il resto non ci sono problemi economici, c'è solo un discorso organizzativo di cui bisognerà parlare".
La decisione sull'utilizzo in campionato ha infatti ottenuto il parere favorevole da parte della Lega di serie A. "C'è la precisa volontà di adeguarsi alle direttive impartite dalla Uefa, per non diventare un campionato di serie B" ha ribadito Nicchi in tempi non sospetti, ancor prima di potersi vantare delle decisioni perfette nella sfida dello Juventus Stadium.
Una scelta che è stata appoggiata anche da parte del presidente della Lega, Maurizio Beretta: "Credo che sia utile allinearsi al più presto ai meccanismi utilizzati nelle coppe europee per garantire la massima omogeneità. Anche in campionato Non penso che ci siano problemi perchè è nell'interesse delle società di serie A avere la massima garanzia e il minimo rischio di errori" aveva proseguito in estate Beretta. "Si tratta solo di avere un minimo di condivisione da parte dei club ma la tendenza è positiva".

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Premier, al via la tecnologia – Più entusiasmo, invece, per l'utilizzo della tecnologia, è subito arrivato dalla vicina Inghilterra dove è apparso subito unanime il consenso per la decisione di consentire l'usotecnologico per stabilire se un pallone  varcherà o meno la linea di porta. Anche perché proprio l'Inghilterra, negli ottavi contro la Germania nella Coppa del Mondo 2010, si era vista non convalidare un clamoroso gol-fantasma di Frank Lampard nonostante la palla avesse oltrepassato abbondantemente la linea di porta. D'accordo con la "rivoluzione tecnologica" sono sembrati anche i tabloid che hanno ricordato come l'uso della tecnologia sia già ampiamente diffuso in altri sport, dal cricket, al rugby, al tennis senza che queste discipline si siano snaturate o alterate.
Ha applaudito la scelta tecnologica anche Roberto Di Matteo, manager del Chelsea campione d'Europa in carica, che sperimenterà l'occhio di falco e il GoalRef già in occasione del mondiale per club il prossimo dicembre, quando i Blues si giocheranno la loro prima storica chance di salire sul tetto più alto per una società di calcio: "Constatiamo ogni stagione, in ogni torneo importante, che c'è bisogno della tecnologia per risolvere momenti cruciali di partite che viceversa rischiano di essere falsate" ha ribadito il tecnico di un Chelsea che sta guidando a punteggio pieno la Premier.
Anche il segretario generale della Federcalcio anglosassone, Alex Horne, ha celebrato con enfasi l'arrivo della tecnologia nel mondo del pallone e in un'intervista al Guardian ha dichiarato:

"E' un giorno estremamente importante per tutto il calcio, l'introduzione della tecnologia è un tema che avevamo in cima alla nostra agenda ormai da diversi anni".

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Il problema più importante non è tanto legato alla scelta da fare (goalref o Hawk-eye) ma ai tempi. Di certo negli stadi di Premier ci sarà una di queste due opzioni e il campionato inglese diventerà tra i primi ad essere un torneo ‘tecnologico' a tutti gli effetti, ma non prima del 20133.
L'intento è di inserire la novità in questa stagione, tuttavia ci sono delle procedure da fare e delle regole da seguire.
"E' imminente e vedremo di introdurla il prima possibile, ma è improbabile che accada già dalle prime gare di questa stagione, perché ci sono dei passaggi logistici da rispettare" ha assicurato Richard Scudamore, amministratore delegato della Premier League.

Spese e bookmakers – Ma, tornando in Italia, quanto costa introdurre gli arbitri di porta? E che differenza ci sarà con i supporti realmente tecnologici?
Per seguire l'intero campionato ce ne vorranno circa una ventina, forse di più. Un calcolo rozzo è già stato fatto sui costi da sostenere: circa 1,5 milioni all'anno per la Serie A tra diarie, allenamenti, preparazione e tutte le altre spese. Qualcosa si risparmierà però sul quarto uomo (che diventerà un guardalinee). E la domanda, a questo punto, è anche un'altra: chi pagherà? La Federazione non può sobbarcarsi tutta la cifra da subito mentre divisa per 20 società, la quota sarebbe 75mila a squadra: niente o poco più.
Per la tecnologia in campo, su ogni campo, il discorso è radicalmente diverso. Intanto, oggi, è la soluzione più cara, per non dire insostenibile: sui 250mila dollari a stadio, circa 200 mila euro per impianto. Da moltiplicare per i 16 stadi di Serie A farebbe 3,2 milioni (anche se poi questa spesa andrebbe ammortizzata nel corso degli anni). Con i conti delle società in rosso, un movimento che sta lentamente ridimensionandosi nelle spese di gestione e con l'intenzione (dalla Figc ai singoli club) di ridare una visione d'insieme più credibile al calcio, investire una cifra così alta sarebbe un controsenso che darebbe il fianco a polemiche e illazioni di sperpero.
E poi lo scorso 30 giugno il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, in qualità di vicepresidente Uefa, ha già sottoscritto la dichiarazione di Michel Platini contro la tecnologia («riflettiamo») e in favore degli arbitri di porta. Che in Figc sono considerati più utili in quanto servono in tutte le situazioni e non solo nel frangente del gol fantasma (ad esempio per gli episodi in area di rigore).
Intanto i bookmaker scommettono sul campionato nel quale per la prima volta la tecnologia riuscira' ad esprimersi su un vero e proprio gol fantasma: la Premier League si gioca a 3.00, la Liga spagnola a 4.00, la serie A italiana a 4.50, la Ligue 1 francese a 5.00 e la Bundesliga a 5.50. Per quanto concerne la Premier League, l'ipotesi "moviola in campo" contro i goal fantasma entro la fine del 2012 si gioca a 3.50, nel mese di gennaio 2013 a 3.00, da febbraio a maggio a 5.00, dopo maggio a 3.00.
Intanto in Serie A si è verificato il primpo episodio dubbio, risolto dal giudice di linea in modo egregio. Chi ci avrebbe scommesso un centesimo, alzi la mano.

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